Un inizio a marce alte e un presente in folle, il campionato del Siena ha vissuto di corrente alternata. Rosa con elementi di spiccata qualità come l'ex Milan Paloschi – per 12 stagioni in A – o Disanto, tante belle prestazioni ma anche 15 pari. Troppi soprattutto gli 8 negli ultimi 11 turni, a fronte, nella striscia in questione, di una sola vittoria. L'8° posto attuale vale i playoff, da difendere con un +6 sulla Recanatese che, con 4 partite rimaste e altre due squadre in mezzo, è un buon margine. Bilancio positivo comunque per il DS Massimo Tarantino, entrato nella dirigenza senese a gennaio.
Tarantino che ha calcato a lungo i palcoscenici di Serie A: come dirigente nelle giovanili di Bologna e Roma ma in particolare da terzino, con 12 stagioni spese, principalmente, tra Napoli e proprio Bologna. Tra i campioni con cui ha condiviso il campo – per esempio Maradona, Baggio e Signori – quello che ricorda con maggiore affetto è Magic Box. "Con Gianfranco Zola siamo arrivati al Napoli più o meno nello stesso periodo, nell'89 - dice Tarantino - lui dalla Torres e io dal Catania, due ragazzini che arrivavano in una squadra di fenomeni: siamo stati in camera insieme per quattro anni, è forse quello con cui ho legato di più".
E per lui anche un pomeriggio da eroe lo scorso ottobre, quando in supermercato disarmò un uomo che aveva iniziato ad accoltellare i presenti, tra i quali il difensore del Monza Pablo Marì. "L'istinto mi ha detto di tornare indietro - racconta Tarantino - ho avuto la bravura, la capacità, un po' la follia di levargli questo coltello, per poi scoprire, qualche secondo dopo, che aveva fatto un morto e cinque feriti. Dopo qualche giorno mi sono trovato a razionalizzare la cosa e mi sono detto 'caspita, però...".