Il calcio segna un gol in chiaro e dribbla lo strapotere delle pay tv. Lo fa sull'assist fornito dalla Corte Europea che ha rigettato il ricorso che Fifa e Uefa hanno congiuntamente presentato contro quanto disposto in Belgio e Gran Bretagna. Questi due Paesi, in osservanza alla direttiva UE sulla Tv senza Frontiere hanno considerato liberi da esclusive eventi sportivi di particolare rilevanza e dunque a disposizione di tutti sulla tv pubblica. Attorno a quella dicitura “particolare rilevanza” si gioca la partita più difficile.
Il governo del calcio mondiale aveva impugnato la sentenza avversa già in primo grado eccependo come il divieto di esclusiva costituisca in realtà un ostacolo alla libera prestazione di servizi, alla libera concorrenza e al diritto di proprietà. Tutte singolarmente accolte dalla Corte che ha però rigettato il ricorso con la motivazione di proteggere il diritto di informazione e assicurare un ampio accesso da parte del grande pubblico alla copertura tv di eventi come Campionato Mondiale di Calcio o Giochi Olimpici. Una sentenza che potrebbe cambiare i rapporti di forza tra tv pubbliche e a pagamento, ma anche ridimensionare il valore economico di certi pacchetti.
Roberto Chiesa
Il governo del calcio mondiale aveva impugnato la sentenza avversa già in primo grado eccependo come il divieto di esclusiva costituisca in realtà un ostacolo alla libera prestazione di servizi, alla libera concorrenza e al diritto di proprietà. Tutte singolarmente accolte dalla Corte che ha però rigettato il ricorso con la motivazione di proteggere il diritto di informazione e assicurare un ampio accesso da parte del grande pubblico alla copertura tv di eventi come Campionato Mondiale di Calcio o Giochi Olimpici. Una sentenza che potrebbe cambiare i rapporti di forza tra tv pubbliche e a pagamento, ma anche ridimensionare il valore economico di certi pacchetti.
Roberto Chiesa
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