Il Teramo scappa, e chi lo prende più? Gli abruzzesi mettono la 23° partita consecutiva al netto di sconfitte, blindando la porta per il quinto turno di fila: Tonti dorme sogni tranquilli da 513 minuti a questa parte, giustificando l'entusiasmo dei tifosi.
Al Bonolis arriva un avversario in salute come il Tuttocuoio, pure al netto di Colombo e Tempesti, ma che ritrova Konate dal primo minuto e sporca di neroverde il taccuino al quarto d'ora.
La ripsosta del Teramo è col tiro cross di Lapadula, che apre la pagina di pressione abruzzese.
Il gol arriva puntuale al 39': Donnarumma da 19 in campionato e sale a 6 gol negli ultimi, altrettanti match disputati al Bonolis.
Un rimpallo ad inizio ripresa sembra poter riaprire partita e campionato, perché nel frattempo l'Ascoli ha pareggiato al Del Duca, ma Tonti imprime nell'ennesimo timbro su una stagione che – dovesse finire come sembra – sarà anche quella della sua consacrazione.
Il Tuttocuoio gioca – nel bene e nel male – senza pressioni e al 67' l'eccesso di confidenza di Gargiulo scatena il duo Lapadula-Donnarumma, insolitamente magnanimo davanti a Bacci.
Da quell'angolo il Teramo la chiude: Lapadula – anche di testa – rifinisce stavolta per Perrotta; il secondo gol stagionale del terzino, primo davanti al proprio pubblico, rischia di essere quello che ammazza il campionato.
Finale in gestione per gli uomini di Vivarini, che trovano pure il modo di mandare in gol Lapadula, il quale si prende il netto rigore sul lancio di Donnarumma e chiude definitivamente i conti dal dischetto spedendo alle spalle di Bacci il suo 16° centro in campionato.
Ennesima prova di forza del Teramo, che a differenza dell'Ascoli non accusa cali fisici, anzi. Nella corsa a due che culminerà nello scontro diretto del Bonolis sarà sufficiente raccogliere dieci punti nelle prossime quattro per preparare la festa con invitato speciale chi – forse – aveva già da tempo preparato coriandoli e champagne.
LP
Al Bonolis arriva un avversario in salute come il Tuttocuoio, pure al netto di Colombo e Tempesti, ma che ritrova Konate dal primo minuto e sporca di neroverde il taccuino al quarto d'ora.
La ripsosta del Teramo è col tiro cross di Lapadula, che apre la pagina di pressione abruzzese.
Il gol arriva puntuale al 39': Donnarumma da 19 in campionato e sale a 6 gol negli ultimi, altrettanti match disputati al Bonolis.
Un rimpallo ad inizio ripresa sembra poter riaprire partita e campionato, perché nel frattempo l'Ascoli ha pareggiato al Del Duca, ma Tonti imprime nell'ennesimo timbro su una stagione che – dovesse finire come sembra – sarà anche quella della sua consacrazione.
Il Tuttocuoio gioca – nel bene e nel male – senza pressioni e al 67' l'eccesso di confidenza di Gargiulo scatena il duo Lapadula-Donnarumma, insolitamente magnanimo davanti a Bacci.
Da quell'angolo il Teramo la chiude: Lapadula – anche di testa – rifinisce stavolta per Perrotta; il secondo gol stagionale del terzino, primo davanti al proprio pubblico, rischia di essere quello che ammazza il campionato.
Finale in gestione per gli uomini di Vivarini, che trovano pure il modo di mandare in gol Lapadula, il quale si prende il netto rigore sul lancio di Donnarumma e chiude definitivamente i conti dal dischetto spedendo alle spalle di Bacci il suo 16° centro in campionato.
Ennesima prova di forza del Teramo, che a differenza dell'Ascoli non accusa cali fisici, anzi. Nella corsa a due che culminerà nello scontro diretto del Bonolis sarà sufficiente raccogliere dieci punti nelle prossime quattro per preparare la festa con invitato speciale chi – forse – aveva già da tempo preparato coriandoli e champagne.
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