Teramo - Rimini 1-1

Acori mette orgoglio e dignità nel frullatore di Teramo e ci estrae un punto. Meritato anche se i primi mugugni sono tutti abruzzesi. Pedrelli rimpalla Cruciani e Le Noci non ci arriva anche per la cintura di Signorini. E' quasi rigore, Curti opta per quel poco che non è. Il Rimini tiene la testa alta e si propone, Varutti palleggia e tira fuori di poco. Si va non fortissimo in un match comunque aperto da un colpo di quas e uno di là. Le Noci male di testa e il Rimini crea l'occasione più bella di tutto il primo tempo. La girata al volo esce davvero di un capello. Cambio di fronte, Cruciani col missile non lontano dai pali. Secondo tempo, c'è lo 0-0 nell'aria. Di Paolantonio cerca compagni pronti per l'arrembaggio, poi decide di mettersi in proprio ma quel che produce non è abbastanza per disturbare Ferrari. Aria di 0-0 sbagliata, passano i padroni di casa. L'azione è articolata e molto bella, Di Paolantonio di presenta in posizione di sparo e colpisce per quello che potrebbe essere il gol partita. E che dura invece meno di un minuto. Perchè dignità fa rima anche con reattività. Il Rimini la rimette in gioco, punta subito la porta del Teramo e Carcuro scarta il cioccolatino dolce per l'appena entrato Bifulco. Ora la partita impazzisce e può davvero succedere di tutto. Anche di provarci da centrocampo a incasinare Tonti. E poi trattenere il respiro su questa palla che all'improvviso pare poter far male, ma con buon senso non lo fa.

Roberto Chiesa

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