Due sconfitte e cinque pari, il Teramo non vince da 8 partite e aspetta il Fano per godere un po'. Proprio quel Fano che ha vinto l'ultimo e dato segnali di vita anche inattesi. Primo tempo con gli abruzzesi un po' bloccati e con più Fano a far di conto, Fioretti si infila in un contropiede solitario e poi circondato e asfissiato deve arrendersi sparando alto. A sorpresa arriva il vantaggio di un Teramo che fin lì ha convinto poco. Lo strappo è di Ventola che spacca campo, porta e partita. Un vantaggio che quelli di Asta portano nello spogliatoio dal quale riescono convinti a chiuderla. De Grazia quasi dal divano di casa non fa paura, mentre il Fano si riorganizza e comincia a ricrederci. Shaka impegna Lewandowski, è il primo segno di un ritorno che praova anche Fautario con una conclusione non molto lontana dai pali. Ecco perchè quando arriva non è una sorpresa. E' solo un gol stupendo quello che con il sinistro al volo segna Melandri, un gol che pare e meriterebbe di essere definitivo. Niente. Palla al centro, Ventola la mette e il piccolo Bacio Terracino prende il tempo al difensore per insaccare di testa la beffa del 2-1 che riporta il Fano ai tormenti di sempre. Un Fano vivo, certo, ma numeri da pessimismo cosmico.
r.c.
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