Il test premondiale di San Francisco dice Stati Uniti, ma non toglie tutti i dubbi sulla squadra di Klinsmann. Che specie davanti hanno palesato limiti strutturali alimentando le polemiche sulla mancata convocazione del capitano Donovan. L'Azerbaijan, debole ma organizzato da quella vecchia volpe di Berti Vogts, rischia in apertura e viene salvato du un prodigioso intervento del portiere Agayev. La scarsa pericolosità degli americani fa ingolosire gli ospiti che provano anche a colpire, ma Howard è prima bravo su Javadov e poi fortunato quando Shukurov su punizione sbatte sull'incrocio dei pali. I fischi che accompagnano Klinsmann all'intervallo si trasformano in timidi applausi in una ripresa nella quale i padroni di casa cercano il gol con maggiore insistenza. La partita diventa un assedio e il portiere Agayev para il parabile e anche qualche cosa di più. Decisiva la mossa di Diskerud con la quale il Commissario Tecnico di casa spariglia le carte. Pochi minuti dopo il suo ingresso il centrocampista di origine norvegese poi naturalizzato statunitense spezza la parità trasformando in gol un tiro di Bradley murato dalla difesa. A 10 minuti dal termine la terza linea azera si dimentica completamente di Johannsson che tutto solo in area gira di stesta la palla del 2-0 definitivo.
Roberto Chiesa
Roberto Chiesa
Riproduzione riservata ©