Lionel Messi e Aitana Bonmatì tra i calciatori, Josep Guardiola e Sarina Wiegman tra gli allenatori, Ederson e Mary Earps tra i portieri, Marta per la carriera e il carneade Madruga per il gol più bello. Si distribuiscono tra scuola Barcellona, Inghilterra e Brasile i i Fifa The Best Awards 2023, assegnati sulla base dei voti – tre a testa – di tre rappresentanti delle nazioni affiliate. Nello specifico capitano e CT della nazionale e un giornalista, nel caso di San Marino Alessandro Golinucci, Fabrizio Costantini – in carica nell'anno in questione – ed Elia Gorini, di RTV.
Come al Pallone d'Oro, Messi prevale – a sorpresa - su Erling Haaland e Kylian Mbappé. Stavolta però lui e il norvegese sono primi ex aequo: dunque sono decisivi i voti dei soli colleghi calciatori, con l'argentino a spuntarla per due punti. Un premio talmente sentito da essere assegnato in contumacia, perché nessuno dei tre andati a podio era presente: imbarazzo in sala e ritiro affidato a Thierry Henry, già sul palco in quanto gran cerimoniere.
C'è eccome invece la centrocampista Bonmatì, che corona una stagione da pigliatutto tra titolo iridato con la Spagna e triplete col Barcellona. Dietro di lei l'attaccante colombiana Linda Caicedo – fresca di passaggio al Real - e la centrocampista Jennifer Hermoso, anche lei campionessa del mondo con la Roja.
Per portieri e allenatori, decisivi la prima Champions League del Manchester City, per gli uomini, e l'argento mondiale dell'Inghilterra, per le donne. Ederson ha la meglio su Thibaut Courtois e Bono, estremo del Marocco semifinalista a Qatar '22; Guardiola beffa Luciano Spalletti e Simone Inzaghi, cui non bastano i sorprendenti percorsi di Napoli (in A) e Inter (in coppa). Inzaghi che, non proprio sorpresa, non è stato considerato dal suo ex centravanti (e capitano del Belgio) Lukaku, che memore della panchina in finale di Champions gli ha preferito Xavi.
Earps, che sta sempre a Manchester, ma allo United, precede la spagnola Cata Col, del Barça, e l'australiana Mackenzie Arnold, del West Ham. Olandese – ma CT inglese – la migliore allenatrice del femminile, Wiegman, davanti a Emma Hayes del Chelsea e a Jonathan Giraldez, Barcellona.
Infine, Puskas Award al centrocampista, anche lui verdeoro, Madruga: decisiva la sua rete in rovesciata, da fuori area, segnata con la maglia del Botafogo SP contro il Novorizontino, in Serie B brasiliana.