Troppi errori condannano ancora una volta il San Marino

Di nuovo non c'è nulla. Il cambio di guida tecnica doveva portare, non tanto la bacchetta magica, ma almeno qualcosa di diverso era plausibile attenderselo. E' chiaro che davanti le sciagure, nel caso specifico La Mantia, Migani, nessun tecnico può far nulla, ma considerando che di errori da " Eccellenza" con tutto il rispetto per il campionato di " Eccellenza" ne abbiamo visti uno a partita, è doveroso sottolineare che anche Covelo non poteva farci nulla. Questo non significa che la società non doveva cambiare,significa che la società, se vuole salvarsi, deve mettere pezze immediate agli errori in fase di costruzione della squadra e rivoluzionarla il prima possibile. La squadra, ha obiettivamente troppi limiti. Un tecnico,qualsiasi esso sia, che guarda la panchina del San Marino accusa immediata depressione. Ciò nonostante, il pareggio,almeno il pareggio, anche in 10 uomini era alla portata. Dopo un primo tempo così così, nella ripresa qualcosa dal punto di vista della dedizione e impegno si è visto. E' vero. Il San Marino non è così lontano rispetto a tante altre formazioni, ma il problema è sempre lo stesso: se gli altri non segnano, il Titano trova il modo di farsi goal da solo. Fogacci - Migani, mia tua, tua mia, e gli altri ringraziano. Altra tegola: mercoledi Tazzioli si presenta a Savona senza La Mantia e Sensi entrambi verranno squalificati. Tazzioli guarda il bicchiere mezzo pieno, si prende le responsabilità sulla scelta del portiere e naturalmente sottolinea l'intenso secondo tempo che poteva portare anche punti. Il problema è che restano solo le belle intenzioni.

L.G

INTERVISTA AD ANDREA LA MANTIA (Attaccante San Marino)

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