Tuttocuoio – Teramo vale la rincorsa alla vetta o quantomeno alle posizioni ad essa limitrofe: al Mannucci arriva un Teramo in salute, il Tuttocuoio vuole uscire dalle secche.
A vincere è la paura di perdere: pochi i sussulti, per incapacità di pungere e capitalizzare le sporadiche occasioni costruite di qua, come di là.
I neroverdi – a dire il vero – sarebbero anche andati in gol al 19': il destro di Deiola, armato da Gioé, sbatte su capitan Colombo in posizione di offside. Giusta la decisione di Pillitteri di Palermo su segnalazione di Monetta.
La catena di destra del Teramo funziona, il sinistro da fuori di Diego Cenciarelli – stavolta – un po' meno. Quando le parti vengono invertite ci vuole un mezzo miracolo di Zanchi a mantenere la parità: Bucchi è in ritardo, Scipioni al posto giusto, come – purtroppo per lui – anche il terzino di Alvini.
Il primo intervento in partita di un portiere arriva una manciata di secondi prima di entrar e negli spogliatoi: Bacci attento e preciso in uscita.
Nella ripresa Colombo prova a suonare la carica: gran diagonale da fuori, che termina – appunto – fuori.
Al 52' protestano un po' tutti: Lapadula a contatto con Balde. Per Pillitteri è fallo ma non espulsione; per i toscani non c'è nemmeno il fallo. Dai sedici metri lo stesso ex San Marino non centra lo specchio della porta.
Konate non è più preciso e fortunato dell'avversario, mentre la grinta di Tempesti – innescato da Colombo – non vale il vantaggio ad opera di Deiola.
Il finale è per quelli a strisce neroverdi: Colombo-Tempesti in area di rigore, poi l'imprecisione – equamente distribuita – è di casa.
Finisce così, con uno 0-0 che non fa vincitori né vinti e – forse – solo scontenti.
LP
A vincere è la paura di perdere: pochi i sussulti, per incapacità di pungere e capitalizzare le sporadiche occasioni costruite di qua, come di là.
I neroverdi – a dire il vero – sarebbero anche andati in gol al 19': il destro di Deiola, armato da Gioé, sbatte su capitan Colombo in posizione di offside. Giusta la decisione di Pillitteri di Palermo su segnalazione di Monetta.
La catena di destra del Teramo funziona, il sinistro da fuori di Diego Cenciarelli – stavolta – un po' meno. Quando le parti vengono invertite ci vuole un mezzo miracolo di Zanchi a mantenere la parità: Bucchi è in ritardo, Scipioni al posto giusto, come – purtroppo per lui – anche il terzino di Alvini.
Il primo intervento in partita di un portiere arriva una manciata di secondi prima di entrar e negli spogliatoi: Bacci attento e preciso in uscita.
Nella ripresa Colombo prova a suonare la carica: gran diagonale da fuori, che termina – appunto – fuori.
Al 52' protestano un po' tutti: Lapadula a contatto con Balde. Per Pillitteri è fallo ma non espulsione; per i toscani non c'è nemmeno il fallo. Dai sedici metri lo stesso ex San Marino non centra lo specchio della porta.
Konate non è più preciso e fortunato dell'avversario, mentre la grinta di Tempesti – innescato da Colombo – non vale il vantaggio ad opera di Deiola.
Il finale è per quelli a strisce neroverdi: Colombo-Tempesti in area di rigore, poi l'imprecisione – equamente distribuita – è di casa.
Finisce così, con uno 0-0 che non fa vincitori né vinti e – forse – solo scontenti.
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