In attesa della Reggiana, il Venezia si riprende la vetta battendo 1-0 un Gubbio molto positivo in avvio ma che nella ripresa crea troppo poco. Successo meritato quello dei lagunari, che nonostante le molte occasioni passano solo col rigore di Pederzoli.
Come detto gli umbri partono forte, col solito Ferretti che si libera di Galli con uno stop a seguire sulla trequarti, si accentra, vede il buco e dal limite spara verso Facchin, che respinge in tuffo. L'azione prosegue e Croce mette in area per il defilato Casiraghi, che manda in bambola Malomo e scocca un destro a giro fuori di un soffio. Ancora Gubbio con un altro magnifico stop di Ferretti che poi crossa per la testa del liberissimo Casiraghi, che però non trova lo specchio. Altrettanto pregevole il destro a effetto dalla distanza di Marsura, anche qui il palo è solo accarezzato. Quindi la cannonata da distanza siderale di Candellone, deviata sulla traversa dal goffo intervento di Facchin.
Il batti e ribatti prosegue con Edera che mette a rimorchio per Malomo, mancino dal limite appena alto. Ora è il Venezia che spinge: Acquadro riceve da Marsura e va di prima per Moreo, il cui stop non è perfetto e permette a Narciso di murargli il tiro. Stessi interpreti un minuto dopo: Soligo mette in area per Marsura che incrocia, Narciso blocca evitando il facile tap in di Moreo. Il portiere umbro è puntuale anche in avvio di ripresa, quando respinge l'angolata punizione di Pederzoli. Al 56° però potrebbe ben poco sulla verticalizzazione al bacio di Acquadro che gli mette davanti Moreo, per sua fortuna l'attaccante manda clamorosamente fuori.
Quindi l'episodio decisivo: Inzaghi azzecca il cambio Edera-Tortori, col secondo che ci mette due minuti a triangolare con Pederzoli e a trovare il “mani” in area di Burzigotti. Dal dischetto Pederzoli è impeccabile e il Venezia è avanti. E potrebbe pure raddoppiare se Marsura, dopo una bella combinazione con Acquadro, non calciasse sull'esterno a Narciso saltato. O se Moreo, dopo aver recuperato palla e scambiato con Marsura, non sparasse a lato l'ennesima occasione della sua partita.
RM
Come detto gli umbri partono forte, col solito Ferretti che si libera di Galli con uno stop a seguire sulla trequarti, si accentra, vede il buco e dal limite spara verso Facchin, che respinge in tuffo. L'azione prosegue e Croce mette in area per il defilato Casiraghi, che manda in bambola Malomo e scocca un destro a giro fuori di un soffio. Ancora Gubbio con un altro magnifico stop di Ferretti che poi crossa per la testa del liberissimo Casiraghi, che però non trova lo specchio. Altrettanto pregevole il destro a effetto dalla distanza di Marsura, anche qui il palo è solo accarezzato. Quindi la cannonata da distanza siderale di Candellone, deviata sulla traversa dal goffo intervento di Facchin.
Il batti e ribatti prosegue con Edera che mette a rimorchio per Malomo, mancino dal limite appena alto. Ora è il Venezia che spinge: Acquadro riceve da Marsura e va di prima per Moreo, il cui stop non è perfetto e permette a Narciso di murargli il tiro. Stessi interpreti un minuto dopo: Soligo mette in area per Marsura che incrocia, Narciso blocca evitando il facile tap in di Moreo. Il portiere umbro è puntuale anche in avvio di ripresa, quando respinge l'angolata punizione di Pederzoli. Al 56° però potrebbe ben poco sulla verticalizzazione al bacio di Acquadro che gli mette davanti Moreo, per sua fortuna l'attaccante manda clamorosamente fuori.
Quindi l'episodio decisivo: Inzaghi azzecca il cambio Edera-Tortori, col secondo che ci mette due minuti a triangolare con Pederzoli e a trovare il “mani” in area di Burzigotti. Dal dischetto Pederzoli è impeccabile e il Venezia è avanti. E potrebbe pure raddoppiare se Marsura, dopo una bella combinazione con Acquadro, non calciasse sull'esterno a Narciso saltato. O se Moreo, dopo aver recuperato palla e scambiato con Marsura, non sparasse a lato l'ennesima occasione della sua partita.
RM
Riproduzione riservata ©
