Victor, la flessione arriva in concomitanza ad un calendario difficile
La squadra di Cassani cade per la prima volta in casa nel 2024. Nel primo dei tre scontri diretti arriva lo stop in casa inflitto dal Corticella
Non si può mai prescindere dal sottolineare lo straordinario campionato fatto fino a qui dal Victor San Marino in questo primo anno di Serie D, e naturalmente non è ancora finita in chiave sogno Serie C, tutto può ancora succedere. Ma se questo è un dato inconfutabile, la classifica è li a dimostrarlo, l'analisi del momento attuale è un po' meno rosea. Nelle sei giornate disputate nell'anno nuovo sono arrivate tre vittorie e tre sconfitte, le ultime due consecutive, e il Victor seppur è ancora lì, ha perso tre posizioni in classifica dal secondo al quinto posto, o se preferite il terzo, in coabitazione con altre due squadre. Poco male, nessun dramma è la normalità delle cose per una rosa che fino ad ora ha reso oltre le più rosee aspettative.
Quali sono dunque i punti interrogativi del momento attuale? Il primo: i nuovi arrivati dal mercato di dicembre-gennaio, il discorso non riguarda Buffa e Pasquino (che non abbiamo ancora visto) non hanno portato migliorie. Ci si attendeva un impatto più incisivo da Marco Villanova. Presto per giudicare Deme. Il ragazzo del 2005 ha giocato uno spezzone a Milano e ieri alla sua prima da titolare non ha certamente brillato, ma c'è tempo. Non è facile soprattutto per Scott Arlotti trovare l'intesa con così tanti cambi nel reparto offensivo. Fermo restando infortuni, squalifiche e rotazioni dovute agli under, vicino a Scott, una volta D'Este, una volta Manara (che ha lasciato il Victor), una volta Sollaku (l'albanese è sparito dai radar), una volta Lozza, poi Villanova, adesso Deme.
Anche dietro nell'ultimo periodo troppe rotazioni. Cassani sembrava aver trovato la quadra con De Queiroz centrale e i due under Bertolotti e Onofri accanto. Il brasiliano è nettamente più discontinuo quando viene portato a giocare sul centro destra. L'altro discorso riguarda la società encomiabile dal punto di vista dell'impegno fino a qui dimostrato. Ma adesso? Chi guida? Chi è il punto di riferimento?
Nessuno a circa tre settimane da un closing che non si sa ancora se c'è stato o meno, si è presentato per parlare di progetti immediati e futuri. Giocatori e allenatore giustamente aprono l'ombrello e dichiarano: “noi pensiamo al campo, noi pensiamo a giocare”, ma è normale che il tam tam societario non ha contribuito alla serenità del gruppo.
Nel servizio l'intervista a Gianmarco Pazzini portiere Victor San Marino
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