Virtus Vecomp - Bellaria 2-1
Dalla parte opposta non basta tutto l'impegno di Paleari per far segnare il Bellaria: su un'uscita che è monumento alla goffaggine, Lauricella non ne approfitta. Paleari mal posizionato anche sull'insidioso traversone di Beghetto, a pochi centimetri dal vantaggio.
Positiva – invece – la prima tra pali Pro per De Deo, che però non è coadiuvato dal proprio reparto difensivo. Straordinario nel ribattere il colpo di testa di Odogwu al 33', nulla può sul tap-in di Mazzetto, lasciato colpevolmente solo da Del Pivo e Lauricella. Per Mazzetto sono due in campionato.
Poco dopo potrebbe già chiuderla la Vecomp, sulla fuga solitaria di Odogwu che oltre al fisico mostra anche un ottimo dinamismo: a peccare, questa volta, è però la precisione davanti alla porta.
Errore che – a sorpresa – pagheranno caro i veneti: Izzillo al solito tiene su la baracca, Daniele Grandi stoppa e capitalizza. A Verona è tutto da rifare dopo 36 minuti.
Ma la situazione d'equilibrio non arriva nemmeno negli spogliatoi: Santuari – entrato dopo 27 minuti per bomber Conti – va giù sull'uscita di De Deo. Per Lacagnina è rigore: dagli undici metri lo specialista Frendo, che col terzo centro dal dischetto in stagione, sale a quota quattro in classifica marcatori.
Nella ripresa poco o niente, con la Vecomp a gestire concedendo il minimo sindacale al Bellaria. I romagnoli – pur con non troppa convinzione – provano ad inseguire un 2-2 che servirebbe solo a sgambettare gli avversari. La classifica degli uomini di Ayala Fanesi, infatti, è da tempo compromessa. Per i veneti, la prima tra i professionisti – nell'annata più dura di sempre – è più dolce di quel che ci si aspettava. Ma guai ad abbassare la guardia: la distanza tra Paradiso e Inferno è inferiore alle dieci lunghezze.
LP