Dove 19 anni fa si inabissò l’aereo che distrusse lo Zambia più forte di tutti i tempi, oggi ci sono lacrime di gioia. Un’altra generazione festeggia la prima Coppa d’Africa della sua storia, lo fa nella sua Superga, ai rigori contro la favoritissima Costa d’Avorio di Didier Drogba e di quel Ct (Zahoui) che ad Ascoli ricordano da giocatore come la bufala del secolo ma che probabilmente da Carletto Mazzone ha preso su qualcosa. Zero a zero all’infinito da spaccare nel mezzo ai calci di rigore. Non sono bastati 120 minuti di superiorità tecnica alla Costa d’Avorio per sfondare l’entusiamo incasinato degli avversari. L’occasionissima l’ha avuta eccome. Un rigore per una spinta di Chansa su Gervinho. Dal dischetto l’infallibile fallisce, ed anche Drogba non è più un assegno circolare. La conclusione ai penalty è la più spettacolare e drammatica. Si va ad oltranza, al tiro numero 15. Ivoriani paralizzati, nessuno si presenta spontaneamente sul dischetto. Il precettato Kolo Tourè calcia agli dei, di là Sunzu gonfia la rete della storia.
Roberto Chiesa
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