“Prima di tutto voglio ringraziare il club e il presidente per avermi scelto come allenatore, abbiamo la squadra e i tifosi migliori del mondo. Quello che dobbiamo fare e quello che cercherò di fare darà del mio meglio per la squadra, così noi potremmo conquistare un titolo alla fine dell'anno”. Zinedine Zidane si è presentato con queste poche parole. Giusto un paio di concetti fondamentali. Forse il più importante è che al Real Madrid non esiste una stagione senza vincere nulla. Detto questo ha diretto il primo allenamento a porte aperte, con oltre sei mila tifosi del Real a seguire il neo tecnico dei blancos. La sessione doveva svolgersi, nella prima parte, a porte chiuse, poi la dirigenza ha scelto di far entrare i tifosi allo stadio Di Stefano. Il presidente Florentino Perez ha voluto Zidane, secondo un sondaggio di Marca, il 57% dei sostenitori ritiene Zizou ancora non pronto per allenare la prima squadra. A 43 anni il francese diventa il tecnico più giovane ad allenare il Real negli ultimi dieci anni. Età a parte, sarà come sempre il campo a decidere e valutare l'ex capitano dalla nazionale transalpina. Nella carriera da allenatore ha ricoperto il ruolo di vice di Carlo Ancelotti, mantenendo anche quello di direttore sportivo. Dal giugno 2014 allena la Castilla, la seconda squadra del Real nella terza divisione spagnola, prima della chiamata di Florentino Perez per sostituire Rafa Benitez sulla panchina della squadra più importante e che qualsiasi allenatore vorrebbe allenare. Nella conferenza stampa post allenamento, Zidane ha parlato di tutto, dal modulo agli obiettivi. Giocherà con tre punte: Cristiano Ronaldo, Benzema e Bale. Possesso palla e cambi di fronte i punti di partenza. Sabato con il Deportivo la Coruna il debutto in campionato al Bernabeu.
Elia Gorini
Elia Gorini
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