Arbitri a lezione da Brighi: "Ho trovato un settore molto ben organizzato"
L'ex direttore di gara di serie A è Consulente del Presidente in materia arbitrale
La Nazionale che ha appena fatto la storia, le squadre di club che danno battaglia nei primi turni delle Coppe, sono cartine tornasole della salute del movimento calcio a San Marino. Sulla strada della crescita ogni settore è chiamato a portare il proprio mattoncino e gli arbitri sammarinesi sono al centro di un percorso di sviluppo della categoria. Ragazzi preparati fisicamente e tecnicamente che hanno da qualche tempo la possibilità di confrontarsi con un illustre collega che per oltre dieci anni ha diretto partite in Serie A. Il romagnolo Christian Brighi è consulente del presidente in materia arbitrale e negli incontri con i fischietti sanmarinesi mette tutta la sua esperienza al servizio di un movimento per il quale proferisce parole di stima:
"Io ho trovato una buona situazione perché comunque c'è una commissione arbitrale e un'associazione arbitrale che sta lavorando da anni per il miglioramento di quello che è lo status dell'arbitro sammarinese. Il mio ruolo è molto semplice, sono un consulente esterno che cerca di dare una mano attraverso l'esperienza maturata in qualche anno di arbitraggio in Serie A e in qualche anno da dirigente in Serie D, in Serie C, in Serie B e tutt'oggi come osservatore in A e B".
Bandierina elettronica e auricolare, gli ausili sono paragonabili a quelle delle quaterne che in Italia dirigono in Lega Pro. L'arbitro è protagonista e responsabile delle sue decisioni perché per i campionati a vocazione dilettantistica la tecnologia è ancora un'idea poco percorribile:
"La questione costi è enorme e poi c'è anche una problematica inerente al numero di persone che servirebbero per poter effettuare anche semplicemente una sperimentazione, quindi credo che sarà un po' fatica andare verso questa direzione, però mai dire mai, per cui noi siamo qui per lavorare, per migliorare e poi magari un giorno ci ritroveremo qui dicendo ti ricordi quando dieci anni fa mi hai chiesto se era possibile e tu mi dicesti di no? Oggi l'abbiamo fatto".
Magari farai il direttore della Sala Var:
"Chi lo sa".
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