Belfast: la città degli opposti e dei giganti caduti
Due kilometri di muro, filo spinato, cancelli che ancora oggi si chiudono nottetempo sono le cicatrici sociali della guerra civile che ha bagnato le strade di Belfast col sangue di 3000 nord irlandesi; cattolici e protestanti, repubblicani e unionisti, Irish e British, ma pur sempre nord irlandesi.
Centinaia di murales campeggiano tra le vie capitoline, a celebrazione di iconici personaggi che sono eroi di qua e terrosti di là dal muro. L'IRA e il Sinn Fein, le bombe, i proiettili e gli attentati: elementi indelebili della storia di un paese che nel terzo millennio vuole conoscere una nuova vita.
Non solo Troubles e scontri a fuoco, Belfast ha infatti dato i natali ad un paio di giganti del secolo scorso: il Titanic, costruito proprio nei cantieri navali della capitale nord irlandese, e George Best che di assonanze con il colosso del mare ne ha diverse, a partire dalla magnificenza del suo vissuto per concludere con l'incredibile e roboante modalità del naufragio.
da Belfast,
Luca Pelliccioni