Benedettini: "Col Murata puntiamo a confermarci. Nazionale? Non ho cambiato idea, nel caso avviserei chi di dovere"
Il portiere: "Se cambiasse qualcosa mi metterei di nuovo a disposizione, poi la palla passerebbe a loro. Per ora però è tutto invariato".
Riparte il campionato ed Elia Benedettini, per il suo Murata, auspica una stagione simile a quella appena passata, nella quale i bianconeri sono stati la rivelazione e sono arrivati a un passo dalla qualificazione in Conference League: "L'obiettivo è confermarsi tra le prime 4/5 forze del campionato, magari cercando di aggiungere qualcosina, magari portare a casa un trofeo. Rispetto all'anno scorso c'è un maggior numero di giocatori in rosa, cosa molto utile in allenamento. Le caratteristiche dei giocatori sono simili a quelle dell'anno scorso, anche se siamo cambiati tanto. Ci sono molti giocatori forti, soprattutto quelli che c'erano anche l'anno scorso, come Petillo, Peters, Gaucho... di quelli nuovi ce n'è qualcuno forte, molto forte, però non saprei dirti i nomi perché - ride - ancora devo impararli, sono molto difficili da imparare".
Alla vigilia del via al girone di Nations League contro Liechtenstein e Gibilterra, il portiere si sofferma anche sul suo addio alla Nazionale: "Sono ancora fermo sulla decisione presa qualche mese fa. Se dentro di me dovesse cambiare qualcosa che mi spingesse di nuovo verso la nazionale, a quel punto magari alzerei il telefono e chiamerei chi di dovere, per informare che sarei di nuovo a disposizione se avessero bisogno di me, poi dopo la palla passerebbe a loro. Per ora però è tutto invariato. Chi più abbordabile tra Liechtenstein e Gibilterra? Non si può mai dire, magari pensi che il Liechtenstein sia più forte di Gibilterra, poi però magari ti accorgi che non è in giornata e devi approfittare subito. Bisogna pensare partita per partita e cogliere ogni opportunità che arriva".
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