EURO 2024

Calcio, contro la Danimarca, San Marino cede 4-0

Tre reti danesi nel primo tempo, poker nel recupero.

Christian Eriksen illumina il Parken mettendo il piede in tutto il 4-0 della sua Danimarca, ma qualche applauso se lo merita anche San Marino. Che sul campo della testa di serie fornisce una prova coralmente positiva, senza insufficienze e con una ripresa in crescendo, nonché in bianco fino al 93°. Spiccano Lazzari, Tosi e Franciosi, giovani ma che, per personalità e letture di gioco, si confermano ampiamente pronti per la maglia da titolare.

Schmeichel a parte, nel primo quarto d'ora tutta la Danimarca è fissa nella metà campo biancazzurra; il ritmo però è compassato e l'unico pericolo vero viene da un cross di Skov Olsen impennato da Rossi, Wind va di testa ed Elia Benedettini oppone il paratone. Una mano la dà pure il terzo protagonista di serata, il VAR: contrasto in area Capicchioni-Lindstrom, l'arbitro lì per lì dice rigore ma poi, richiamato al video, s'accorge che non c'è nulla.

A far saltare lo stallo è la prima sbavatura, un pallone allontanato male sul quale Eriksen imbuca e Wind fa da boa per Hojbjerg, glaciale nell'imbastirsi la stoccata del vantaggio. Sono quei momenti in cui le gambe tremano e San Marino sbanda, infatti tempo 2' e, sugli sviluppi di un rimpallo, ancora Eriksen s'inventa il tacco perfetto per smarcare Maehle, che deve solo saltare Benedettini e raddoppiare. Autentico capolavoro quello dell'ex Inter che a seguire riceve da Hojbierg e propizia pure il tris di Wind, rapace nel mettere il piede sulla conclusione del suo fantasista. Si va al riposo così, anche perché quando Eriksen imbecca ancora Wind il colpo di testa va fuori e il solito Var nega che tra lui e Rossi ci sia in mezzo il rigore.

Ripresa e Danimarca subito in spinta, ma ben arginata da un San Marino che alza il baricentro, abbozzando qualche salita ben orchestrata ma senza sbocco, e dietro si fa quasi perfetto. I recuperi di Lazzari, le chiusure di Tosi e Franciosi, la solidità del duo Di Maio-Rossi: dietro non si passa nemmeno all'ingresso di Hojlund, che s'accende quasi solo con un destro deviato sul palo. Hjulmand sorprende Benedettini dal limite ma l'amico Var torna in soccorso, perché prima c'è un fuorigioco attivo di Wind e dunque niente gol all'esordio per l'ex capitano del Lecce. Peccato solo che, nel recupero, il cross di Eriksen trovi il velo di Poulsen che inganna Benedettini, mandando in tabellino l'MVP di serata e rendendo il risultato, immeritatamente, quadrato.

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