La Champions per rompere il ghiaccio, la Conference per osare. Nell’estate del debutto continentale, dopo il primo gol la Virtus ha trovato anche il primo risultato positivo e a Tallinn può ancora ambire al bersaglio grosso, la prima qualificazione. Che sarebbe un traguardo doppiamente prestigioso, perché sin qui nessuna sammarinese si è mai spinta fino al terzo turno di qualificazione a una coppa europea. Si riparte dallo 0-0 e dunque non c’è bisogno di forzare, almeno non fin dal via: al più quotato Flora il compito di fare la partita, ai neroverdi quello di allungarla oppure, se capitasse l’occasione, di capitalizzare eventuali svarioni estoni.
18 i giocatori a disposizione di Bizzotto che rispetto all’andata ne ritrova due e ne perde tre: in difesa rientrano elementi importanti come Battistini – che ha smaltito la febbre – e Rinaldi, mentre non sono partiti Golinucci e De Angelis, per impegni personali, e Pecci, a sua volta per febbre. A casa pure Ceccaroli, in lista ma assente anche una settimana fa.
Nel servizio da Tallinn le parole di Nicolò Vallocchia, centrocampista Virtus