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Coppa Titano, la prima della Virtus: Tre Penne ko 3-1

I neroverdi dominano l'avvio, allungano con Ciacci, Buonocunto e Pedrini ed entrano nell'albo d'oro del torneo. Inutile l'accorcio di Badalassi, che come Righini prende anche una traversa.

27 mag 2023

La Virtus parte a razzo, la rimonta del Tre Penne si infrange sulle traverse e a Montecchio si fa la storia. I neroverdi vincono 3-1 e entrano nell'albo d'oro della Coppa Titano, riaprendo una bacheca chiusa dai tempi del Trofeo Federale dell'88, prima d'ora unico titolo della società. E a corredo ci sarebbe anche la prima qualificazione in una coppa europea, qui però con asterisco: come per la Folgore nel 2020, la UEFA potrebbe decidere di estrometterla per il coinvolgimento diretto nella vicenda calcioscommesse: nel caso in Conference andrebbe La Fiorita, terza in campionato.




Il Tre Penne è fermo dal 23 aprile – giorno dello scudetto – e non fa in tempo a sciogliere il mese di fermo che la Virtus scappa. Angolo di Buonocunto e già al 5° Ciacci la sblocca, piazzandola di testa con l'aiuto del palo. E ancora Buonocunto, dopo l'assist, ci mette il carico, strappando di malizia il fallo di Righini che vale il rigore, da lui stesso trasformato in raddoppio.

Qui Città si scuote ma non ha dalla sua la sorte: Badalassi svetta sul cross di Cautericci e trova la traversa, sul ribaltamento Sabato lancia lungo per Pedrini che si libera di fisico di Lombardi e tocca rapace per il tris. Siamo solo al 35° e una sliding door del genere sarebbe ghigliottina per tanti, ma non per il Tre Penne. Così tempo altri 3' e c'è l'accorcio: azione quasi fotocopia alla precedente, Badalassi riceve ancora di testa da Ceccaroli e stavolta fa centro.

Ripresa e, dopo l'acrobazia a lato di Buonocunto, Città è di nuovo versione Wil Coyote, con la punizione di Righini per la seconda traversa di serata. Sul parapiglia nulla di fatto, un po' come, a stretto giro, quando Ceccaroli chiama Battistini alla parata. La Virtus ha l'occasione per blindarla con Pedrini che si fa mezzo campo palla al piede e scarica a Buonocunto per il cross a Tortori, la cui girata resta un'intenzione grazie alla gran chiusura di Montanari.

Poi più nulla fino alle porte del recupero, quando Gori stecca Gai e si becca il secondo giallo, dando il via all'arrembaggio Tre Penne. Stavolta però Bizzotto ha un portiere vero, Battistini: Dormi ci prova due volte dal limite e due volte lui risponde presente, col secondo intervento che ha del prodigioso. Poi il triplice e l'apoteosi Virtus per un titolo atteso qualcosa come 35 anni. Per l'Europa probabilmente ci sarà da aspettare il prossimo giro, ma di questo, nella magica notte di Montecchio, se ne fregano tutti.


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