Delirio Fiorita: Pensalfini e Gualtieri firmano i gol scudetto

IL PROLOGO
Fiorita contro Folgore: il destino, talvolta, ci si mette d'impegno. Nel 1996/97 si affrontarono in finale scudetto, quella che segnò il primo campionato sammarinese con la formula a due gironi tanto familiare oggi. Vinse la Folgore in rimonta. Fu una svolta, per entrambe: allora la formazione di Falciano pose il primo mattoncino di un record ancora imbattuto. Nessuno infatti ha giocato più di cinque finali consecutivamente, come la Folgore di allora appunto. Quella dell'estate 1997 fu anche l'ultima apparizione della Fiorita in una finale campionato: una maledizione durata 16 anni. Ma non spezzata in maniera casuale, bensì frutto della programmazione. E ingenti investimenti: non a caso la formazione della Fiorita - di prima acchito - fa impressione. I trofei si vincono con i giocatori, appunto.
La finale 2014 è ricca di aneddoti tanto quanto la precedente: è la partita degli ex, in campo e in panchina. Si tratta della partita di Berardi, Perrotta, Vannucci e Paglialonga: emigrati in cerca di maggior fortuna.

LA CRONACA
La prima parte della sfida è contratta, secondo copione. Meglio la Fiorita nell'approccio, ma nei primi minuti a dominare è la paura. Tanto che sono necessario sedici minuti per registrare il primo sussulto: lancio in profondità per Berretti, stop da manuale e virata su Scarponi. Il cross forte sul secondo è troppo lungo per Negri e troppo corto per Perrotta. La risposta della Fiorita non tarda ad arrivare, pur viziata da un fallo di Gualtieri ai danni di Muraccini: Lelli si oppone due volte di piede al cobra e salva il risultato.
La Folgore inizia a prendere confidenza con le dimensioni del campo dello Stadio di Serravalle, assumendo il controllo delle operazioni. La conclusione al 23' di Selva è l'ultimo lascito gialloblu nella prima frazione. Un minuto più tardi Pacini ha la palla buona, ma il suo suggerimento dal fondo trova le braccia di Montanari. Poco prima della mezzora Berretti torna a prendersi il centro della scena con un destro dal limite che sfila alla destra di Montanari. Il capitano della Fiorita non ha poi nemmeno necessità di intervenire sull'incursione di Perrotta che salta due uomini nello stretto salvo trascinarsi il pallone sul fondo.
A far discutere è piuttosto una situazione di contropiede per la Folgore, con Negri che rimonta Bugli sull'allungo. Il centrale di Manca si aiuta con le braccia, impedendo di fatto a Negri di arrivare sul pallone: Casanova opta per un diplomatico cartellino giallo che fa scattare in piedi tutta la panchina della Folgore, invocante il rosso.
Si va dunque negli spogliatoi a reti inviolate. Al ritorno in campo Manca inserisce subito Anselmi per Cavalli, mentre di lì a poco Berardi è costretto alla sostituzione forzata: si fa male Negri, che con la contestuale squalifica di Fabio Ceschi, lascia la Folgore senza punte vere.
Perrotta prova a non farne sentire la mancanza, innescando Della Valle all'11': la conclusione frettolosa del classe '89 non inquadra lo specchio.
Dalla parte opposta Selva, su suggerimento di Pensalfini, si alza la sfera e calcia al volo, ma senza trovare la porta di Lelli.
Al 18' torna a farsi vedere la Folgore: sugli sviluppi di un corner, il traversone di Perrotta è deviata da Bugli che involontariamente arma il sinistro di Pacini, decisamente fuori misura.
Tre minuti più tardi Andy Selva va ancora a caccia del gol da antologia, ma il suo tentativo in rovesciata dal limite non riscuote che qualche applauso d'incoraggiamento.
Il vantaggio gialloblu dista appena cinque minuti: su una punizione guadagnata da Rinaldi, travolto da Pacini, Mottola disegna una traiettoria che Lelli non riesce ad allontanare che di qualche metro. Pensalfini, con inusuali doti da opportunista, non si fa sfuggire la ghiotta occasione e firma il vantaggio con vista Champions.
Folgore con l'acqua alla gola: meno di venti minuti al netto del recupero e una montagna da scalare. Ci mette tanto cuore la formazione di Berardi, che purtroppo - è un dato di fatto - non calcia mai nello specchio nei novanta minuti. Al 77' la Fiorita la può chiudere in contropiede con Selva, che si allarga sulla sinistra e - guadagnata l'area di rigore - serve il pallone del raddoppio ad Anselmi che all'altezza dell dischetto tradisce il curriculum da ottimo terzino, ma discutibile cecchino.
Poco male per la Fiorita, perchè gli avversari non la riaprono con l'ex Perrotta all'86' e contestulamente, quando Perotto indica il recupero, colpiscono con il 24° centro stagionale del cobra: Rinaldi mette in porta Gualtieri che - aggirato Lelli - deposita in fondo al sacco la rete del definitivo 2-0 che manda la Fiorita in Champions League e relega la Folgore all'Europa attraverso la via più amara, l'unica che non comporta l'arricchimento del palmarès.
Il 23 giugno i sorteggi, con esordio continentale affidato alla Fiorita che scenderà in campo l'1 o 2 luglio prossimi. Libertas e Folgore esordiranno invece il giovedì seguente.

LP

Nel video Alberto Manca, allenatore Fiorita

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