Abbaglio Szeles, ma la Fiorita vede la finale

Sfida al veleno al Federico Crescentini, non tanto prima, piuttosto durante. Ad esacerbare un clima di per sé teso per quel che mette in palio l'incontro tra Fiorita e Tre Fiori, contribuisce un arbitraggio che definire discutibile è esercizio retorico alla voce eufemismo.
L'avvio è del Tre Fiori, che sfonda centralmente al 12' quando Lisi pesca Liverani ai 16 metri: sinistro deviato da Martini e poi – sulla respinta – dal braccio di Bollini: Szeles sbaglia ed indica il dischetto. Dagli undici metri si presenta Ephraim che sbatte su un super Montanari, che tiene la rete inviolata e macchia la prestazione comunque splendida dell'italo-ghanese.
Maiani ha l'occasione per siglare il vantaggio fiorentino, ma il suo inserimento tra Bugli e Martini si risolve in un errato controlla davanti a Montanari.
Al 32' altro episodio controverso: Petras va al rilancio profondo e Rinaldi scatta in pressione su Lini. Questo contatto, che difficilmente può esser definitivo tale, tra Lini e Rinaldi è passibile di fallo ed espulsione per aver interrotto una chiara occasione da gol, interpretando il fischio della Szeles. Proteste a pioggia sulla direzione ungherese, ma la decisione oramai è presa: quella punizione Bollini la calcia malamente, mentre Selva – in pieno recupero – non fa male a Ceccoli.
Il Tre Fiori si mette a posto con l'ingresso di Vendemini per Liverani e – nonostante l'inferiorità numerica – soffre il giusto rendendosi pericoloso sovente su palla inattiva. Muratori sbatte su Montanari, non sarà l'unica volta. Al 54' Pensalfini pecca di leggerezza, ma Vendemini non trova il sinistro risolutore. L'ex Sassuolo si rifà mandando Petras a rifinire per il neo entrato Marino che spara alle stelle.
Di là Ephraim fa reparto da solo e lo fa sontuosamente: dopo aver scherzato Calzolari e Petras, scarica al limite per l'accorrente Lisi sulla chiusura di Bugli, ma la conclusione del 41enne centrocampista è imprecisa.
Di lì a un minuto, salta il banco: il lungo lancio di Bollini per Selva trova l'inaspettato corridoio per Marino, favorito dal vantaggio che Szeles – stavolta correttamente – concede sul fallo di Vendemini, poi tardivo nel chiudere sul bomber tesserato anche col Real Miramare, che firma la sua prima gioia playoff in bello stile. Nell'occasione resta a terra dolorante Selva, calpestato involontariamente da Macerata sull'azione del gol.
Il Tre Fiori – sotto di un gol e di un uomo – non molla: al 75' Ephraim si prende una punizione dal limite che Muratori calcia nel sette, dove Montanari si allunga e salva. Ora gli uomini di Sperindio devono rischiare, lasciando spazio alle ripartenze dei campioni di San Marino, che non sapranno approfittarne. I fiorentini rimangono così in corsa ed Ephraim sembra inarrestabile: sull'ennesima punizione conquistata, Muratori sbatte stavolta sulla barriera.
A cinque dal termine Calzolari ruba un buon pallone allo stesso Muratori, poi bravo ad inseguire Selva per una chiusura che tiene ancora vive le speranze del Tre Fiori, vicino al clamoroso pareggio quando il cronometro dice 87: Rinaldi e Marino si addormentano sulla scambio corto da corner e Lisi può concludere col mancino, ma Montanari – oggi – è insuperabile. Sulla ripartenza innescata di Martini, Selva gestisce alla perfezione il due contro uno mandando Rinaldi davanti a Ceccoli, graziato dall'attaccante della nazionale.
A mancare il colpo ferale sarà anche – per ben due volte – Marino, che allo scadere del primo minuto di recupero va a chiudere un amplissimo triangolo con Cavalli spedendo alto col piattone, concedendo l'amaro bis quando corre il 94', aprendo troppo il diagonale sull'invito di Selva.
Per quanto sprecato, i sostenitori della Fiorita si immaginavano il clamoroso 1-1 sull'ultima sortita di Ephraim, ma un marmoreo Amici non riesce ad approfittarne. Montanari – uomo del match – si ritrova così in mano palla e semifinale: se con Juvenes/Dogana o Folgore, è ancora presto per dirlo.

LP

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