Europa League, troppo Rudar Velenje per il Tre Fiori: 7-0
Sloveni subito arrembanti, soprattutto a sinistra: Trifkovic, Pisek e Parfitt-Williams dialogano rapido e attaccano in massa il povero Bologna, infilato un po’ dappertutto. A reggere l’urto sono Andreini – che riesce a tener bloccato Pusaver - e il sempre granitico Ghetti: è lui, per esempio, a salvare sulla riga quando Radic salta Filippi e supera Pizzolato.
In questa fase il Rudar concede pure ampi spazi, ma il Tre Fiori soffre troppo le tante assenze a centrocampo: Costantini bene in marcatura ma in difficoltà quando c’è da impostare, in più le ripartenze sugli esterni sono troppo lente per far paura. E a dare la scossa allora è, come sempre, una fuga di Vassallo: De Angelis appoggia per il lancio di Bologna, il centravanti ci crede più di Vasiljevic e si presenta, seppur defilato, davanti a Pridigar, che difende bene il palo e ne rimpalla il tiro. Dall’altra parte Pizzolato a vuoto sul cross di Trifkovic, Radic svirgola a porta aperta e Bologna sventa il vantaggio. Il portiere siciliano si riscatta volando a deviar sul palo la botta da fuori di Muic, ed è eccezionale anche quando Trifkovic ne manda a spasso due e pesca la testa di Tucic: il pallone però resta lì, nessuno lo protegge e ancora Tucic la sblocca col tap-in. Pizzolato bene anche sulla punizione di Trifkovic, poi, allo scader del tempo, altro acuto di Vassallo: Tomasevic s’incarta e lui può recuperar palla e varcare il limite, il tiro che ne esce finisce appena fuori da un palo sempre ben protetto da Pridigar.
Nell’intervallo il Rudar irriga il campo – in barba agli accordi pregara – al rientro il pallone schizza veloce e la partita, in 60”, finisce. Dopo 3’ Pusaver serve in area Radic, che si gira su Ghetti e raddoppia. Radic che al giro dopo s’allarga e mette morbido sul palo lontano, trovando la capocciata in libertà di Parfitt-Williams. Ormai l’argine è rotto, Pusnik fiuta il sangue e passa al 4-1-5, dilagando. Costantini calcia addosso a Tucic e avvia la ripartenza di Simunac e Trifkovic, chiusa ancora da Tucic con un piatto da doppietta. Pizzolato quando può s’oppone, ma può poco: Solomun in verticale, Simunac si ferma per fuorigioco e dalle retrovie emerge Radic, il cui tocco elude il portiere e carambola sull’appena entrato Della Valle. Qui è autorete, ma per far doppietta Radic deve solo aspettare che Simunac e Pusaver lo liberino a un centimetro dalla porta. E’ Pusaver-Simunac invece l’asse che porta al sigillo al volo di Solomun: 7-0 e giochi chiusi già all’andata. Fa malissimo e sarà così per un paio di settimane, poi sarà solo una delle tante imbarcate di una sammarinese e non se lo ricorderà più nessuno. Perché nei posteri, di questa estate del Tre Fiori, c’è spazio solo per l'impresa col Bala Town.
RM