Femminile: il Torneo della Pace conferma la crescita della Federazione Sammarinese
Ancora la maledizione della finalissima per la squadra femminile della Federazione Sammarinese, che come nel 2014 si deve arrendere nell'ultimo atto del prestigioso Torneo Internazionale Città della Pace. Due anni fa, all'esordio, erano stati fatali i calci di rigore contro il Sudtirol, quest'anno, le biancoazzurre sono state superate di misura 1-0 dall'Azzurra Trento. Al di là dell'amarezza per il risultato finale, di una partita decisa da una rete di Pignatelli dopo 7 minuti dall'inizio della partita con un gran tiro che batte Jessica Guidi, resta la grande esperienza. Il reparto difensivo sammarinese è stato grande protagonista di questa edizione del Torneo della Pace, subendo soltanto una rete, proprio quella nella finale, in cinque gare giocate dalla Federazione Sammarinese. Le Titane hanno provato a pareggiare, ma al fischio finale la vittoria è stata dell'Azzurra. Bella, come al solito, la cornice di pubblico dello Stadio Quercia, dove sono disputate solo le finali di questo torneo che ha raggiunto nel 2016 la 29' edizione. Oltre 2 mila le persone che hanno seguito la partita. Tutte le altre gare, giocate su due tempi da 20 minuti, sono state disputate su altri campi. Nella partita di esordio del torneo, la squadra di Mirco Balacic aveva battuto le tedesche dell'Anhausen per 1-0 con rete di Fulvia Dulbecco. Solo 0-0 nella seconda gara contro le bosniache dello Zeljeznicar, formazione già affrontata in passato, nella quale si è ben distinta il portiere con alcuni interventi decisivi per salvare il risultato, parando anche un rigore a Sara Franchi. L'ultima sfida della fase a gironi, ancora contro il Sudtirol, che si era imposto ai rigori nel 2014. Questa volta le biancoazzurre non hanno avuto grossi problemi vincendo 3-0. Aveva aperto le marcature Ilaria Filippi, la sammarinese che gioca in serie B con la maglia della Roma XIV dopo 16 minuti. Poi il raddoppio di Fulvia Dulbecco, con un colpo di testa su assist di Laura Albonetti e il definitivo 3-0 nella ripresa con Sara Franchi. L'accesso alla finalissima era passato per il successo contro il Rudar, altra squadra bosniaca, superata con il gol di Anna Cascapera, prima della finale contro l'Azzurra. Un torneo intenso, con cinque gare, seppur da 40 minuti totali, in due giorni, utili anche per costruire l'esperienza internazionale di una squadra che sogna, domani la nazionale e oggi una promozione in serie B.
Elia Gorini
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