Fiorita verso il ritorno tra amarezza e un Selva a mezzo servizio

Più che su questa combinazione, che resterà impressa – c'è da giurarci – per tanto tempo ancora nei giocatori della Fiorita, sarà quest'altra a rimanere nel cassetto dei rimpianti, dei “quasi”, dei “per poco”. E non per ricercare un appiglio, perché quella che rimane sulla lingua dei gialloblu dopo il triplice fischio di Dejan Jakimovksi è l'amarezza di chi un pareggio lo meritava. Di chi meritava un sogno che durasse fino a martedì e cullarne uno – chissà – ancora più grande.
Il record di mantenere la porta inviolata nella sfida d'andata è sfumato per un soffio. Forse anche meno.
C'è certamente da andare orgogliosi della prestazione, anche se a caldo i complimenti servono come il sale su una ferita aperta. A mantenere alto l'onoro e fredda la mente, ci pensa il capitano.
L'incognita dell'avversario ha lasciato spazio alla sicurezza dei propri mezzi. Per un ritorno – a Tallinn – a caccia dell'ennesima, grande, prestazione. Ma con o senza Andy Selva?
[Nel servizio le intervista ad Alberto Manca, Alessio Cangini, Simone Montanari ed Andy Selva]

LP

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