Folgore, il poker è servito: 4-0 al Tre Fiori
La doppietta di Docente e le reti di Golinucci e Garcia lanciano Falciano nella corsa al quarto posto mentre il Tre Fiori cade dopo 16 risultati utili di fila.
Vittoria senza appello per la Folgore: è una prova ai limiti della perfezione per i campioni in carica ai danni di un Tre Fiori che - al contrario - cade dopo una striscia utile di 16 risultati utili utili consecutivi, 18 considerando la Coppa Titano. I giallorossoneri si chiudono e ripartono in contropiede. Così nasce il vantaggio al 13': Fedeli in verticale per Docente che a tu per tu con Aldo Simoncini non sbaglia e fa 1-0. I gialloblu provano a reagire: De Falco sfiora la traversa da lontanissimo mentre, sull'altro versante, la Folgore è bella e cinica. La difesa del Tre Fiori allontana corto sul cross di Fedeli, Enrico Golinucci si coordina dal limite e non lascia scampo a Simoncini con una conclusione potente e precisa.
Falciano all'intervallo sopra di 2, nella ripresa gli uomini di Borgagni tentano l'accorcio: Lentini calcia, Gueye respinge e Pracucci sulla ribattuta spara alle stelle. La Folgore, invece, continua a giocare di rimessa e a far male: Fedeli imbecca ancora Docente sul filo del fuorigioco, il 9 salta Simoncini e deposita in rete per il pesantissimo tris. Da una parte i giallorossoneri non sbagliano mai, dall'altra il Tre Fiori sbatte su un attento Gueye: qui l'estremo difensore dice di no sul destro a giro di Dolcini. Fiorentino si lamenta anche per un possibile tocco con il braccio in area di Sottile non sanzionato dal direttore di gara mentre il neo-entrato Garcia firma il definitivo e clamoroso 4-0: fa tutto Dormi sulla destra, slalom speciale e servizio al centro dove l'esterno di Lepri buca Aldo Simoncini. Con il poker, il match non ha più nulla da dire. Gueye si supera ancora una volta sul colpo di testa a botta sicura di Adami, Simoncini non si fa beffare dal pallonetto di Fedeli sulla ripartenza. La Folgore vince e rientra nella corsa al 4° posto, per il Tre Fiori il pronto riscatto si chiama Murata dopo la sosta delle nazionali.
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