Subito descritto come il più forte, l’Hovocubo conferma in pieno le voci sul suo conto e l’esordio in Futsal Champions League del Murata è un tremendo 12-2. A pochi secondi dalla sirena la traversa di Mellah anticipa un inferno che non tarda a materializzarsi. Gli olandesi nell’uno contro uno sono micidiali e creano il mondo, e se un ottimo Mattia Protti non chiudesse il tempo con più di una parata al minuto – alcune non proprio facili – chissà come finirebbe. L’inviolabilità dura 2’ 46”, dopodiché il capitano olandese Molkarai trova il modo per bucarlo. Sin qui i bianconeri quasi non hanno passato la metà campo, eppure al primo tentativo fanno centro: Felici si autolancia a sinistra, Stet esce dai pali per arginarlo ma gli spazza addosso, regalandogli così un insperato pareggio.
Insperato e, esattamente come quello iniziale, lungo circa 2 minuti. Il nuovo sorpasso è di Bouyouzan, che va di velo per Velseboer per poi riceverne il passaggio di ritorno, mentre l’allungo è opera di Makraou, che si fionda sul tiro di Amrani respinto da Protti e completa l’opera. Prima del riposo ce ne sono altri due: giocatona di Mossaoui a mandare in rete Saint Juste, dopodiché è lo stesso Mossaoui ad andare di bomba sotto l’incrocio per il pokerissimo che chiude la frazione.
Ripresa d’identica sofferenza: neanche 1’ e Velseboer imbuca per Bouyouzan, ed ecco la prima doppietta di serata. Da lì alla fine l’Hovocubo prende 5 pali, ma si consola con sei reti. Makraou scambia con Mellah e fa doppietta pure lui, mentre Suleiman si sblocca con una conclusione impossibile da sinistra che trova chissà quale spazio. Lo stesso Suleiman chiama Protti a un’uscita disperata con le mani che però è oltre l’area, il risultato è il rosso al portiere.
Al suo posto entra Angelo Casadei e prima che si torni in parità numerica Saint Juste va di tap in vincente sull’assist di Bouyouzan. C’è poi la sfortuna – ossia la deviazione di Franciosi – a fregare Casadei sulla conclusione di Amrani, ed è doppia cifra. Il resto sono Mellah – col suo pallone entrato di straforo – e Mossaoui, che ringrazia un liscio, salta Casadei e chiude. Anzi no, perché almeno il finale è del Murata: Franciosi scappa in fascia e conclude, Saint Juste lo stoppa in angolo ma proprio dall’angolo lui serve l’assist vincente. Vincente per Albani, che a quasi quarant’anni si toglie la gioia di un gol in Europa grazie a un controllo perfetto e una conclusione secca e precisa.
Dall'inviato a Kaunas,
Riccardo Marchetti
Insperato e, esattamente come quello iniziale, lungo circa 2 minuti. Il nuovo sorpasso è di Bouyouzan, che va di velo per Velseboer per poi riceverne il passaggio di ritorno, mentre l’allungo è opera di Makraou, che si fionda sul tiro di Amrani respinto da Protti e completa l’opera. Prima del riposo ce ne sono altri due: giocatona di Mossaoui a mandare in rete Saint Juste, dopodiché è lo stesso Mossaoui ad andare di bomba sotto l’incrocio per il pokerissimo che chiude la frazione.
Ripresa d’identica sofferenza: neanche 1’ e Velseboer imbuca per Bouyouzan, ed ecco la prima doppietta di serata. Da lì alla fine l’Hovocubo prende 5 pali, ma si consola con sei reti. Makraou scambia con Mellah e fa doppietta pure lui, mentre Suleiman si sblocca con una conclusione impossibile da sinistra che trova chissà quale spazio. Lo stesso Suleiman chiama Protti a un’uscita disperata con le mani che però è oltre l’area, il risultato è il rosso al portiere.
Al suo posto entra Angelo Casadei e prima che si torni in parità numerica Saint Juste va di tap in vincente sull’assist di Bouyouzan. C’è poi la sfortuna – ossia la deviazione di Franciosi – a fregare Casadei sulla conclusione di Amrani, ed è doppia cifra. Il resto sono Mellah – col suo pallone entrato di straforo – e Mossaoui, che ringrazia un liscio, salta Casadei e chiude. Anzi no, perché almeno il finale è del Murata: Franciosi scappa in fascia e conclude, Saint Juste lo stoppa in angolo ma proprio dall’angolo lui serve l’assist vincente. Vincente per Albani, che a quasi quarant’anni si toglie la gioia di un gol in Europa grazie a un controllo perfetto e una conclusione secca e precisa.
Dall'inviato a Kaunas,
Riccardo Marchetti
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