La nazionale sammarinese a Wembley riesce a spiegare ancora una volta come nella sconfitta si possa comunque trovare una vittoria. Minuto 65’, Inghilterra sul 2-0, Rinaldi scappa in contropiede e prova una conclusione che si spegne ampiamente sul fondo. Wembley apprezza la piccola nazionale sammarinese, quella che la tv inglese presenta con nome e professione dell’undici titolare. San Marino si conferma all’altezza sul piano dell’atteggiamento e della determinazione. Una prima mezzora alla grandissima, giocata con attenzione, non concedendo un cm. Quando poi basta il millimetro a Rooney e compagni per arrivare alla conclusione c’è un Simoncini formato gigante a metterci la manona o il corpo. Lo sa bene Walcott, che lascia Wembley dopo appena dieci minuti. Dove non arriva Simoncini ci pensano traversa e palo. Sensazioni positive, nel tempio del calcio, dopo 34 minuti è ancora 0-0. Solo il rigore di capitan Rooney riesce a sbloccare il risultato. Il 2-0 è una grande giocata di Welbeck. La coppia d’attacco del Machester United trascina l’Inghilterra, potrebbe essere 3-0 all’intervallo, ma Simoncini compie la parata più difficile della partita. Bene, forse benissimo la ripresa, perché la nazionale tiene fisicamente e mentalmente, perché se Rooney fa doppietta come il compagno di squadra Welbeck non è poi così clamoroso, nemmeno quando i due gol arrivano a distanza di un paio di minuti e l’incubo Germania e Olanda potrebbe materializzarsi. Invece è una nazionale diversa, che si rimette a posto, che non molla nemmeno sotto assedio, neppure quando il risultato è 5-0. Wembley impone rispetto, gli 85 mila inglesi lo capiscono e non stupiscono gli applausi finali. Nel video l’intervista a Aldo Simoncini – Portiere nazionale.
Elia Gorini
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