Tra il verde dei parchi e dei viali alberati e il rosso mattone dei tetti, manca solo un po’ di giallo acceso per fare di Kaunas una bandiera della Lituania distesa in pianura. Adagiata all’incrocio tra i fiumi Nemunas e Neris, si presenta tranquilla e a misura d’uomo, con le sue biciclette a disposizione nei punti noleggio sparsi un po’ ovunque. Il turismo, crescente e di respiro internazionale, si concentra nella città vecchia. Il cui cuore è Piazza Rotuses, sede dell’antico Municipio, oggi museo. Lì accanto c’è il Castello, avamposto del XIV secolo che faceva da baluardo nelle guerre contro i Cavalieri Teutonici, crociati tedeschi saliti per cristianizzare i pagani locali. In ricordo di quei tempi burrascosi c’è la statua del Vytis, ossia Cavaliere Bianco, simbolo della Lituania. Altro simbolo – un po’ più profano - del Paese è il basket, nel quale questa piccola nazione è una potenza mondiale. Ed è proprio nel basket che Kaunas eccelle: il suo Zalgiris è stato campione d’Europa nel ’99, mentre la sua Zalgirio Arena, che esternamente sembra un brutto centro commerciale, nasconde uno degli impianti più belli e calorosi del continente. Costruita tra 2008 e 2011, è tra i palasport più grandi di tutto il circuito dell'Eurolega e può ospitare quasi 16mila spettatori .
E la marea di seggiolini sugli spalti serve davvero tutta, perché l'Arena si trasforma in una bolgia verde praticamente sempre: dalla sua apertura la media-spettatori è stata leggermente al di sotto della soglia dei 10mila a partita solo in una stagione, in tutte le altre l'ha abbondantemente superata. E nell'ultima Eurolega -complice l'ottimo ruolino dei ragazzi di Jasikevicius, terzi contro ogni pronostico - si è arrivati a 13500 presenze per gara, media più alta di tutta la competizione, con tanto di sold out in 10 occasioni.
Dall'inviato in Lituania,
Riccardo Marchetti
E la marea di seggiolini sugli spalti serve davvero tutta, perché l'Arena si trasforma in una bolgia verde praticamente sempre: dalla sua apertura la media-spettatori è stata leggermente al di sotto della soglia dei 10mila a partita solo in una stagione, in tutte le altre l'ha abbondantemente superata. E nell'ultima Eurolega -complice l'ottimo ruolino dei ragazzi di Jasikevicius, terzi contro ogni pronostico - si è arrivati a 13500 presenze per gara, media più alta di tutta la competizione, con tanto di sold out in 10 occasioni.
Dall'inviato in Lituania,
Riccardo Marchetti
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