L'FCSB ne fa 7, la Virtus esordisce in Champions con il gol di Battistini
Nonostante il passivo pesante, l’esordio in Europa della Virtus è comunque da ricordare. Nell’andata del primo turno preliminare di Champions League i neroverdi trovano uno storico gol con Manuel Battistini, che è quello dell'1-7.
L’emozione della prima volta in Champions League, le gambe che tremano di fronte ad una big dell’est Europa, il divario tecnico e fisico evidente. Ma, come cantava Cesare Cremonini, “per quanta strada ancora c’è da fare, amerai il finale”. E gli ultimi scampoli di partita sono il ricordo più bello per la Virtus che, all’esordio in Europa, trova un gol storico. È quello dell’1-7 di Manuel Battistini, ma conta e non poco. Il giusto premio ad una stagione trionfale, culminata con il doppio confronto con l’FCSB, o più comunemente Steaua Bucarest. Che viene sul Titano per chiudere il discorso qualificazione già all’andata e, dopo la respinta di Passaniti su Baluta, passa al secondo affondo. Ci vuole il VAR per vedere il tocco con il braccio in area di De Lucia. Dal dischetto capitan Olaru opta per la soluzione centrale e ha ragione: 1-0 Steaua al 6’. Passano una manciata di minuti e Olaru tira fuori il coniglio dal cilindro: troppo spazio per il fantasista rumeno - reduce dall’esperienza a Euro 2024 - mancino dal limite che bacia la traversa e s’insacca per il raddoppio. De Lucia si riscatta parzialmente immolandosi sul destro a botta sicura di Popa, ma non è finita. Parte ancora tutto dai piedi di Olaru: verticalizzazione per Popa, la sfera sbatte su Passaniti e diventa un assist per l’attaccante della Steaua che deve solo mettere dentro con la porta sguarnita. I trequartisti alle spalle di Popa non danno punti di riferimento: la palla arriva ancora al 19 che con una suolata ne manda due al bar e poi fa doppietta con il sinistro all’angolino. La Steaua Bucarest è una squadra vera - la Coppa Campioni dell’86’ nel palmares lo dimostra - e non si ferma: ennesima ripartenza letale, fanno tutto Popa e Olaru. Servizio a centro area del primo, tocco con l’esterno ad alto coefficiente di difficoltà del secondo per la tripletta che chiude la prima frazione sul 5-0.
Nonostante la pesante “manita”, la Virtus esce dagli spogliatoi con altro spirito. Un paio di angoli conquistati, poi Pupeschi mette a sedere l’avversario e sfiora il palo. Di là Passaniti si supera sul solito Popa - la prima su una bella girata in acrobazia - ma, nella seconda chance, il neo-entrato Miculescu è ben appostato per fare 6-0 in tap-in. La stanchezza in casa Acquaviva si fa sentire, i cambi di Charalambous fanno la differenza: uno-due che mette Miculescu in porta, colpo da biliardo e sono 2 personali anche per l’attaccante classe 2001. Dopo le ultime occasioni griffate Luis Phelipe - tocco liftato alto di pochissimo - e Antwu - alle stelle dopo una serie di tunnel - il finale, come detto, è della Virtus. A partire dall’emozionante ingresso in campo di Federico Piovaccari con annessa standing ovation dei tanti tifosi della Steaua presenti a San Marino, e poi dalla “ciliegina sulla torta”. Da quinto a quinto: Rizzo mette dentro, Battistini ha ancora la forza e le energie di crederci, di buttarsi in area, di arrivarci in spaccata e battere Tarnovanu. I ragazzi di Luigi Bizzotto festeggiano per il primo centro nervoerde in Europa e guardano al ritorno, tra 7 giorni a Bucarest: sarà dura, durissima ma anche un altro bel capitolo da scrivere.
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