L'Under 21 la tiene aperta fino al 75'
Fatale il raddoppio dell'Ungheria: alla fine è 0-4
Basta un quarto d'ora in più per girare una bella serata in una brutta serata. Per trasformare una partita combattuta in uno 0-4 che riporta al peccato originali. In campo internazionale, quando la benzina finisce, sono dolori. E così dopo aver sofferto i primissimi minuti, l'Under gioca con ordine e coraggio. E non di disdegna, quando possibile, di farsi vedere come nell'occasione del colpo di testa di Contadini anche se situazioni da gol vere e proprie non ne arrivano. La differenza di chili e centimentri si vede quando si accende Toth Gabor, attaccante ungherese che fa raccordo e reparto. Il vantaggio ospite arriva con Barath, preciso nel punire l'uscita fuori tempo di Colombo.
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Il portiere si riscatta dieci minuti dopo chiudendo alla grande la porta all'arrembante Toth Gabor. Ripresa, la pressione ospite è più costante, San Marino spende qualche cartellino e la difesa viene sottoposta a lavoro intensivo. Costantini cambia qualcosa e qualcuno, la situazione però resta in bilico. L'idea a questo punto diventa quella di portarla all'80 e poi provare a cercare un jolly. Idea che si fa progetto, ancora Colombo reattivo sul colpo di testa di Mocsi. Ma quando a poco più di un quarto d'ora dalla fine Skribek infila la sassata del 2-0, il Castello cade. Le gambe da pesanti diventano di piombo e adesso ogni giro di lancette è un interminabile giro sulla giostra della sofferenza. Ancora Skribek, minuto 81, per il doloroso tris e quando c'è solo il recupero da scavallare per guadagnare la doccia, infierisce anche Kiss. Limiti, ma anche cuore, coraggio e ordine. San Marino ci ha provato 75 minuti, finchè gambe e fiato non l'hanno data su.
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