La Fiorita vince 1-0 ma non basta: Murata in finale play-off
Un grande Benedettini e una grande fase difensiva portano il Murata alla finale play-off. Termina 1-0 per i gialloblu (gol di Ambrosini), decisivo il 3-1 dell’andata. Sabato 18, ore 20.45 allo Stadium, la sfida al Tre Penne che vale la Conference League.
Sabato 18 - ore 20.45 al San Marino Stadium - sarà il derby del castello di Città ad assegnare il pass per la prossima Conference League. Nonostante le occasioni a raffica, La Fiorita vince “solo” 1-0 e non riesce a ribaltare il 3-1 dell’andata. Il giovane Murata resiste e vola in finale play-off dove incontrerà il Tre Penne. Gialloblu che provano a far la partita in avvio con i ragazzi di Sergio Grassi che si affidano alle ripartenze: Echel allarga su Affonso che calcia sul primo palo, dando l’illusione del gol a qualche tifoso bianconero sugli spalti. Palla, però, a lato di un soffio. La Fiorita è squadra matura, che sa quando colpire: fa tutto bene Guidi che sguscia in mezzo ai difensori in maglia ciclamino e scarica per Zampano, cross in mezzo e stacco vincente di Ambrosini che la mette sotto l’incrocio e dimezza immediatamente lo svantaggio dell’andata. 1-0 Montegiardino, dopo solo un quarto d’ora. Primo tempo che scivola via senza altre grandi emozioni, La Fiorita preferisce non affondare e il Murata gestisce. Fino alle colossali chance gialloblu del tramonto: prima Lunadei perde un attimo di troppo nel controllo ma incrocia comunque con Benedettini attento a dire di no, poi clamoroso il destro a botta sicura di Brighi sugli sviluppi del corner. Cicarelli salva miracolosamente sulla linea. Il Murata va al riposo sullo 0-1 anche grazie ad un super Elia Benedettini che vede sbucare all’ultimo la punizione velenosa di Amati - forse deviata - ed evita guai peggiori.
La Fiorita dà seguito al momento positivo ad inizio ripresa: Virgilio si crea lo spazio per il destro a giro, che esce non di molto. Match che si può decidere sui dettagli, come i calci di punizione: Ambrosini di poco sopra la traversa, di là la barriera è decisiva ad alzare la traiettoria di Cicarelli. Si entra nella fase calda: Gasperoni forte e teso dentro, Benedettini in angolo con i piedi. L’estremo difensore del Murata è chiamato agli straordinari anche sulla spizzata insidiosa di Brighi, diretta all’angolino. Altra parata - stilisticamente non perfetta ma efficace - sull’incornata di Fatica. Il tempo stringe, La Fiorita serra i ranghi: ennesimo corner, Semprini non inquadra lo specchio tutto solo in area. Nel finale il Murata dei brasiliani abbandona il “fútbol bailado” e applica un catenaccio tutto all’italiana per tenersi stretta la qualificazione. In uno dei vari contropiedi Cunha alza troppo la mira ed Echel non arriva sul secondo palo. Ma, al di là di qualche mischia disperata, Montegiardino non ne ha più e i bianconeri si regalano la finale che può valere uno storico ritorno in Europa.
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