Prima partita e prima impresa, la nazionale di Futsal non finisce mai di stupire e inchioda Israele sull'1-1. E quello che impressiona di una squadra così matura da saper gestire tutti i momenti, è il fatto che la soddisfazione si accompagna anche a qualche mugugno perché l'occasione per andare 2-0 e probabilmente vincerla c'è stata.
San Marino è una squadra, sarebbe forse il titolo migliore di una giornata che segna un percorso. Un gruppo che cresce competizione dopo competizione, plasmato da Roberto Osimani che ha cominciato anni fa un lavoro del quale può davvero andare orgoglioso. C'è una fase difensiva fatta senza affanni, c'è il pressing alto, il recupero palla, la condizione fisica e il portiere. Ci sono un tecnico di primo livello, uno staff di primo livello e giocatori talentuosi e ricettivi. C'è la chimica. C'è l'esempio.
San Marino può starci petto in fuori anche negli sport di squadra. Lo fa capire il tiro di Busignani che buca il portiere israeliano, dopo che sul finire di tempo un tiro libero di Moretti è andato molto vicino al palo. Colpita, Israele ha alzato i giri del motore, ha creato, ma ha lasciato spazi che sui quali i sammarinesi si sono buttati, lucidi e generosi. Ercolani per Zafferani, sarebbe stato il 2-0, sarebbe stata l'apoteosi. Invece ecco la regola, implacabile. Pareggia Israele con Adani che è il più lesto ad andare sulla respinta di Protti. Il portierone che anche oggi decisivo in almeno 3,4 occasioni. Sull'ultima ci ha pensato il palo, poi la sirena sancisce il primo punto e tanti doverosi complimenti.