Verso una partita impossibile con mezza buona notizia. Andy Selva. Il capitano è tornato in gruppo dopo i tormenti e l’intervento alla schiena che finalmente lo ha restituito al calcio. Domenica una ventina di minuti nel Fidene, magari uno scampolo di partita anche a Wembley. Quel tempio del calcio rifatto senza perdere quel misticismo che prende la gola e le ossa appena ci si mette piede. Sempre come la prima volta, quasi vent’anni fa, quando la Nazionale allora di Giorgio Leoni fece battaglia e con i sei gol (4 di Platt, poi Palmer e Ferdinand) si prese anche un mare di applausi. Si giocava per le qualificazioni a Usa 94. Ai giorni nostri è tutto ancora più complicato. Gli inglesi devono azzannare la partita perché dividono con 4 punti la leadership del girone con Montenegro e Polonia e non va bene. Non va bene per tifosi e tabloid che ce l’hanno con Roy Hodgson, un galantuomo dal calcio un po’ demodè. Non ci saranno sconti e non ci sarà una Nazionale al massimo. Il ritardo di condizione rispetto ai super professionisti è più accentuato in avvio di stagione. Con in più la febbre di Damiano Vannucci e i pochi centrocampisti a disposizione. Prima convocazione per il giovane Buscarini del Cailungo. Nel gruppo perché l’esperienza si fa anche così.
Roberto Chiesa
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