Il tanto auspicato dialogo – di fatto – si è risolto in un monologo. Presso la Sala Conferenze della Casa del Calcio si è tenuto il confronto tra vertici federali, staff tecnico e giocatori della Nazionale. Tra i calciatori, nessuno ha rilasciato dichiarazioni ai nostri microfoni o è intervenuto nel contraddittorio. “A rispondere a queste domande ci sarebbe dovuta essere una delegazione dell'Assocalciatori” – dichiara Andy Selva, rispondendo così alle domande del Presidente federale Crescentini, che interrogava il Capitano della Nazionale in merito a quali diritti la Federcalcio avrebbe calpestato.
I toni non sono stati concilianti: si è sottolineato come la deriva di questo sciopero possa portare a conseguenze molto gravi, non soltanto mediatiche. La UEFA è in contatto costante con la Federcalcio in merito, un'eventuale rinuncia a giocare avrebbe effetti catastrofici per il calcio sammarinese. Crescentini chiama i giocatori ad una presa di coscienza, pur dimostrandosi aperto ad un confronto con l'ASC sulle questioni inerenti la propria competenza al rientro dalla doppia trasferta di Slovenia e Liechteinstein qualora lo sciopero venga revocato. Dovessero invece persistere tali condizioni di dissenso, la Federcalcio riterrà l'ASC responsabile della parziale partecipazione della Nazionale alla sfida in programma a Lubiana per il prossimo 27 marzo.
Dal comunicato della FSGC si evince quantomeno che la partita si giocherà. Il fronte dissidente non si è dimostrato compatto in toto e nei prossimi giorni la Federcalcio contatterà i calciatori chiedendone la disponibilità o meno alla doppia trasferta, per capire quanti intendano andare fino in fondo.
Quel che rimane è però una situazione di stallo, che non segna progressi effettivi. Un nuovo capitolo di questa storia dominata da una situazione di muro contro muro e che annuncia nuove evoluzioni nei prossimi giorni. Nell'intreccio si aggiunge poi il commento di un personaggio sinora silente, poiché – al pari del proprio staff – si ritrova tra incudine e martello: Pierangelo Manzaroli.
[Nel servizio l'intervista a Pierangelo Manzaroli, Commissario Tecnico Nazionale Sammarinese]
Luca Pelliccioni
I toni non sono stati concilianti: si è sottolineato come la deriva di questo sciopero possa portare a conseguenze molto gravi, non soltanto mediatiche. La UEFA è in contatto costante con la Federcalcio in merito, un'eventuale rinuncia a giocare avrebbe effetti catastrofici per il calcio sammarinese. Crescentini chiama i giocatori ad una presa di coscienza, pur dimostrandosi aperto ad un confronto con l'ASC sulle questioni inerenti la propria competenza al rientro dalla doppia trasferta di Slovenia e Liechteinstein qualora lo sciopero venga revocato. Dovessero invece persistere tali condizioni di dissenso, la Federcalcio riterrà l'ASC responsabile della parziale partecipazione della Nazionale alla sfida in programma a Lubiana per il prossimo 27 marzo.
Dal comunicato della FSGC si evince quantomeno che la partita si giocherà. Il fronte dissidente non si è dimostrato compatto in toto e nei prossimi giorni la Federcalcio contatterà i calciatori chiedendone la disponibilità o meno alla doppia trasferta, per capire quanti intendano andare fino in fondo.
Quel che rimane è però una situazione di stallo, che non segna progressi effettivi. Un nuovo capitolo di questa storia dominata da una situazione di muro contro muro e che annuncia nuove evoluzioni nei prossimi giorni. Nell'intreccio si aggiunge poi il commento di un personaggio sinora silente, poiché – al pari del proprio staff – si ritrova tra incudine e martello: Pierangelo Manzaroli.
[Nel servizio l'intervista a Pierangelo Manzaroli, Commissario Tecnico Nazionale Sammarinese]
Luca Pelliccioni
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