Dulcis in fundo, espressione magari banalotta ma perfetta per descrivere, dal punto di vista biancazzurro, il 3-1 del Ravenna sulla Nazionale di San Marino. Minuto 88: Golinucci batte dalla bandierina e Rinaldi ruba ottimamente il tempo a Martorelli e indirizza di testa verso l'angolo basso, per quello che, dopo tre partite, è il primo gol della gestione Varrella. Minuto 90: Raffini riceve in area da David e si ritrova sul dischetto, complice il tamponamento di Palazzi. La sua fortuna però finisce qui, perché il suo rigore si ferma sui guanti di Simone Benedettini, aiutato poi dalla spazzata di Censoni. Il portierino – aggregato un po' per caso a causa del forfait di Zavoli – completa così un giovedì da leoni, visto che poche ore prima era stato annunciato come nuovo acquisto del San Marino.
Una doppia, grande soddisfazione arrivata a risultato acquisito, perché il Ravenna – che è squadra di C – parte forte e dopo 20” è già al tiro con Nocciolini. E al 3° è di nuovo lì: catena Boccaccini-Galuppini-Selleri e palla dentro, dove Biordi fa muro su Maleh e Davide Simoncini si sostituisce al fratello, fermando sulla riga il sinistro di Nocciolini. Il capitano è meno fortunato nel respingere il cross di Barzaghi: Jidayi lo grazia mancando il controllo, Lelj invece è meno clemente e spedisce a fil di palo per un gol da applausi. È il 22° e dopo 3' il Ravenna va di replica: la pressione di Nocciolini disturba lo scambio Manuel Battistini-Giardi e innesca Magrassi, steso al limite da Davide Simoncini. L'arbitro non concede il vantaggio e cancella il gol del sopraggiunto Nocciolini, che comunque si riprende il maltolto su punizione. Hirsch – unica punta nel 5-4-1 di Varrella – cerca la porta da fuori con poca precisione, mentre allo scadere Aldo Simoncini anticipa Magrassi sull'assist di Eleuteri, costringendo il 9 a un tiro defilato e sterile.
Con la ripresa partono i cambi selvaggi, Varrella affianca Matteo Vitaioli a Hirsch ma è ancora il Ravenna a passare. Papa e Raffini innescano Pellizzari che ne salta due e due volte conclude: respingono Aldo Simoncini e Manuel Battistini, in quest'ultimo caso però sulla traiettoria c'è Biordi ed è autorete. La sorte ribalta i suoi favori al giro dopo, quando Papa va in spaccata sul traversone di Siani e centra il palo. Poi l'ottimo finale, che oltre a quanto già illustrato mette in mostra altre due belle giocate difensive. Di Censoni, che sbarra la strada a un Raffini che già s'era liberato di Simone Benedettini. E dello stesso portiere, che quando Siani verticalizza per David è perfetto nell'uscita a mani aperte e nella presa del rimbalzo.
Una doppia, grande soddisfazione arrivata a risultato acquisito, perché il Ravenna – che è squadra di C – parte forte e dopo 20” è già al tiro con Nocciolini. E al 3° è di nuovo lì: catena Boccaccini-Galuppini-Selleri e palla dentro, dove Biordi fa muro su Maleh e Davide Simoncini si sostituisce al fratello, fermando sulla riga il sinistro di Nocciolini. Il capitano è meno fortunato nel respingere il cross di Barzaghi: Jidayi lo grazia mancando il controllo, Lelj invece è meno clemente e spedisce a fil di palo per un gol da applausi. È il 22° e dopo 3' il Ravenna va di replica: la pressione di Nocciolini disturba lo scambio Manuel Battistini-Giardi e innesca Magrassi, steso al limite da Davide Simoncini. L'arbitro non concede il vantaggio e cancella il gol del sopraggiunto Nocciolini, che comunque si riprende il maltolto su punizione. Hirsch – unica punta nel 5-4-1 di Varrella – cerca la porta da fuori con poca precisione, mentre allo scadere Aldo Simoncini anticipa Magrassi sull'assist di Eleuteri, costringendo il 9 a un tiro defilato e sterile.
Con la ripresa partono i cambi selvaggi, Varrella affianca Matteo Vitaioli a Hirsch ma è ancora il Ravenna a passare. Papa e Raffini innescano Pellizzari che ne salta due e due volte conclude: respingono Aldo Simoncini e Manuel Battistini, in quest'ultimo caso però sulla traiettoria c'è Biordi ed è autorete. La sorte ribalta i suoi favori al giro dopo, quando Papa va in spaccata sul traversone di Siani e centra il palo. Poi l'ottimo finale, che oltre a quanto già illustrato mette in mostra altre due belle giocate difensive. Di Censoni, che sbarra la strada a un Raffini che già s'era liberato di Simone Benedettini. E dello stesso portiere, che quando Siani verticalizza per David è perfetto nell'uscita a mani aperte e nella presa del rimbalzo.
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