San Marino-Germania: la vigilia più attesa
Fuori confine – anche sammarinese – non si parla d'altro che di passivi a doppie cifre e della peggior sconfitta della storia, mancando di sottolineare invece la crescita qualitativa di una Nazionale che, nel suo piccolo, sta innegabilmente evolvendo.
Va sottolineato come San Marino possa contare esclusivamente sulle proprie forze, senza possibilità alcuna di rinfoltire le fila con naturalizzazioni. Le stesse che hanno permesso alla Germania di arrampicarsi sul tetto del mondo: basti pensare ai vari Boateng, Özil o Khedira – che addirittura vestirà la fascia di capitano per l'assenza di Neuer – quali elementi di spicco di un'apertura alle naturalizzazioni che ha avuto un impatto pazzesco su un movimento di milioni di abitanti. Figuriamoci i benefici che potrebbe generare su quello di decine di calciatori oggi potenzialmente eleggibili per una maglia della Nazionale sammarinese.
Sulla formazione Manzaroli si sbottona il giusto: i gemelli Simoncini sicuramente in campo, così come Palazzi e Matteo Vitaioli (rientranti dalla squalifica); dall'inizio sicuramente anche Tosi e Stefanelli. L'allenamento di questa sera servirà a sciogliere i dubbi sull'affidamento delle restanti cinque maglie, in cerca di un sottile equilibrio che dovrà durare il più a lungo possibile in una “partita dai grandi contenuti agonistici, in cui San Marino saprà tener testa alla Germania” - assicura Manzaroli, che commenta così la richiesta – poi accolta – dei campioni del mondo di preservare il manto del San Marino Stadium, negandovi l'accesso prima della gara anche per quanto riguarda gli allenamenti di rifinitura.
Nel video l'intervista a Pierangelo Manzaroli, CT San Marino.
LP