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San Marino in partita per un tempo, l'Italia colpisce 7 volte

di Roberto Chiesa
29 mag 2021
ph: @fsgcph: @fsgc
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La prima mezz'ora di Cagliari è forse la più bella di questa generazione. Squadra corta, che raddoppia e difende con ordine, riparte sfruttando il perno di Nanni e riesce anche ad andare al tiro. Di là c'è l'Italia ed è già una festa, ma non l'Italia in libera uscita: quella con i giocatori in bilico a giocarsi gli ultimi posti in lista per gli Europei. Mancini voleva una partita seria e per 30 minuti l'ha avuta anche complicata. Poi il gol di Bernardeschi ha aperto le acque e subito dopo l'evitabile raddoppio di Ferrari ha chiuso un tempo super dal quale trarre i migliori auspici per un futuro migliore di così.




Quello che dovrà obbligatoriamente passare da una preparazione fisica diversa. Perché fin dalle prime battute, nel secondo tempo è un'altra partita. Le gambe pesanti incidono anche sulla lucidità e sullo stare in campo. Anche le cose che riescono, riescono 10 metri più indietro, e portarsi l'Italia in casa non è cosa buona. Perché gli azzurri fanno a gara per entrare in lista e innestano le marce alte. Politano da la scossa e segna una doppietta, doppietta anche per Pessina e gol del Gallo Belotti. E' una sofferenza necessaria ed inevitabile che non azzera, non cancella quanto di buono fatto un'ora prima. E' solo il segno che le individualità, la qualità, la tecnica fanno la differenza solo in un contesto fisico di eccellenza. Oggi la nazionale sammarinese è una squadra che sa come stare in campo e cosa fare e che ha bisogno di strutturarsi per poterlo fare per 90 e più minuti. Nel pieno rispetto di giocate che continueranno a fare la differenza e di movimenti così lontani negli obiettivi finali. L'Italia non solo va all'Europeo. Ci va per vincerlo. A San Marino basterebbe vincere una partita nelle qualificazioni. E se quei trenta minuti diventeranno sessanta e poi novanta, arriveranno anche i punti.





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