NATIONS LEAGUE

San Marino nella storia, 3-1 al Liechtenstein e promozione in Lega C di Nations League

La squadra di Roberto Cevoli va sotto e nella ripresa la ribalta con Lazzari, Nanni e Alessandro Golinucci. I Titani vincono il girone e salgono di categoria

Nella serata più importante di sempre la prestazione più importante di sempre per un San Marino che, per la prima volta, può dire di aver vinto non una partita, ma un girone. Il 3-1 in rimonta sul Liechtenstein è un connubio perfetto di qualità, mentalità e carattere e porta la promozione in Lega C di Nations League, primo e più importante tra le valanghe di primati infranti in un colpo. 3 gol in una sola gara – record – vittoria con due gol di scarto – record – 7 punti nel girone – record tra tutte le competizioni – primo successo in trasferta, stavolta aspettando 2 mesi e mezzo, non 20 anni, dal precedente hurrà.

Lazzari, Nanni e Alessandro Golinucci firmano il sorpasso in vetta a Gibilterra e assicurano un traguardo sicuramente inatteso alla vigilia, ma assolutamente meritato sul campo. I sentori del cambio di passo s'erano già visti nelle ultime di Costantini, al resto ha pensato Cevoli. Fiducia massima nei giovani capaci, idee precise e risultati massimi al primo colpo, come solo nei sogni più inconfessabili.

L'atteggiamento di San Marino è fin da subito quello di un gruppo che ha la grande occasione per fare la storia e non vuole sciuparla: al 5°, i due Buchel si ostacolano sull'angolo di Berardi e il pallone rimbalza su Zannoni e poi in rete, l'arbitro però decreta un discutibile fallo in attacco e annulla. C'è solo una squadra in campo: Lazzari si smarca triangolando con Nanni e si presenta col destro, uscito troppo alto. Poi tocca a Berardi: sul cross di Tosi ci dà di testa e manda fuori di poco, quando Battistini invece lo pesca solo in area se lo divora con un volante a lato.

Sin qui il Liechtenstein è tutto nell'imbucata di Luque Notaro per Saglam, con Colombo a rimpallare senza nemmeno concedere l'angolo. Finché, dal nulla, Sele tiene di fisico su Valentini e carica dalla trequarti, trovando un destro tanto estemporaneo quanto perfetto. Palla in rete e gelo sui titani, splendidi e beffati nel ritrovarsi, di botto, ultimi e fuori da tutto. Se non altro è il 40° e di lì a poco viene in soccorso l'intervallo, fondamentale per resettare e ritrovare il filo.

Così, al rientro, tempo 45” e il lancio millimetrico di Contadini manda a dama Lazzari, glaciale nel mettere in angolo basso per la patta. Adesso sono di nuovo playoff, ma per poco. Berardi dentro, velo di Nanni e Contadini è solo per la stoccata da freccia, che invece finisce addosso a Buchel. Poco male, perché come con Gibilterra ci pensa Nanni: sull'angolo di Lazzari prende il tempo a Traber che lo abbatte in area, per il secondo rigore conquistato, e trasformato, in tre giorni. Buchel da un lato, palla dall'altro e per il centravanti sono tre centri in Nazionale, meglio di lui solo Selva. Infine il sigillo, una perla corale che comprende pure l'arbitro, bravo a concedere il vantaggio: Sensoli riceve da Mularoni e premia l'inserimento di Tosi, palla a rimorchio per Alessandro Golinucci che a sua volta è letale nel tocco a rete da tris e sipario.

Qui un po' di comprensibile braccino viene e il Liechtenstein alza il baricentro, ma né Zund, favorito dal liscio di Tosi sul servizio di Luque Notaro, né Sele, respinto da Colombo sul tentativo da fuori, riescono a riaprirla. E allora è festa per un San Marino che era sinonimo di sconfitta e reti altrui inviolate e che invece in un anno ne ha siglati 10, ne ha vinte due e si è scoperto bello, concreto e pure promosso.

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