Supercoppa sammarinese: La Fiorita alza l'ennesimo trofeo
Alla vigilia sembrava che i gialloblu dovessero giocare una partita amichevole: la rosa agli ordini di Alberto Manca si è ritrovata solo il 4 settembre per il primo allenamento. Non è stato così. Vittoria ineccepibile e meritata per una formazione forte in tutti i reparti e probabilmente ancora più forte con l'inserimento di Chiurato. Il centroavanti non ha segnato, ma ha mostrato di essersi già inserito molto bene negli schemi. La partita è stata per lunghi tratti in equilibrio. La formazione di Luigi Bizzotto ha giocato una partita ordinata ma senza strappi, andando a cozzare spesso sulla coppia di “centraloni” della Fiorita: Olivi – Di Maio. Ecco, forse questo l'errore commesso dalla squadra del Castello di San Marino Città. Troppi lanci dalle retrovie, Angelini servito poco e male, e per i due leader della difesa di Montegiardino è stato tutto fin troppo facile. Non solo Olivi e Di Maio, abbiamo già detto di Chiurato, ha destato un'ottima impressione Hirsh tornato ai livelli che gli competono. Merendino ha perso spesso il duello con l'esterno di Manca, a cui è stato annullato un goal, poi poco dopo ha servito un assist meraviglia per Adrian Ricchiuti, il “Chico” continua a divertirsi come un bambino. Ma torniamo ad Alberto Manca. Il tecnico si porta addosso un etichetta difficile da sradicarsi,ossia di lui si dice che non sia capace di disegnare sul campo altri moduli che non siano il 4-4-2. Pronta la smentita sul campo con un 4-3-3 che spesso diventava un 3-4-3 con Rinaldi padrone di tutta la fascia e Mezzadri che stringeva al centro più vicino ai due centrali. E Pronta anche la smentita nel dopo partita. L'ultima riflessione sull'arbitro Luca Barbeno. 10 ammonizioni e 2 espulsioni (dalla panchina) equivalgono ad un bollettino di "guerra" sportivo. La partita è parsa a tratti maschia, ma mai scorretta o cattiva per giustificare 10 gialli e 2 rossi. Per qualcuno è “Triplete” per qualcun' altro primo Trofeo stagionale. Il “problema” è solo del tesoriere della Fiorita, che ormai, con la bacheca stracolma, non sa più dove posizionare le Coppe.
Lorenzo Giardi