L'Under è bella, tosta, e molto matura. Insomma è Under per modo di dire. I Campioni in carica della Svezia segnano appena un gol per tempo, e se sbagliano qualcosa è perchè l'applicazione feroce dei difensori di Papini trasforma per ospiti una partita scritta in un match tutto da conquistare. Il possesso palla è scandinavo, la fascia preferita per offendere è la sinistra, ma Benedettini dirige alla grande un reparto che ritrova in Biordi il suo leader e viene aiutato dalla fase offensiva di tutta la squadra. Che quando può esce e riparte come al 23' con Zafferani che mutua dal baseball il concetto di volata di sacrificio e fa tutto il campo.
E mentre Benedettini continua a trasformare in ordinarie pratiche che tanto ordinarie non sono, San Marino si alza e si appoggia sul febbricitante e generosissimo Bernardi, che trova il tempo anche per organizzarsi di sinistro. Il gol del vantaggio arriva a meno di 10 minuti dal riposo e lascia tutti un poì così perchè è un gol strano figlio di un rimpallo e di uno dei pochissimi errori di posizionamento della difesa. Il tocco sotto misura è di Fransson.
Ripresa con accenno di affanno e la Svezia si butta a capofitto sull'incomprensione Biordi-Benedettini. Il palo patriota dice no ad Engvall. Il portiere di Papini riprende subito il filo del discorso e ritorna decisivo almeno un paio di volte. E' sempre Engvall che sembra ad un passo dal raddoppio, e li resta come i compagni. Che spingono, spingono, ma non hanno il cambio di passo. E così la nottata sembra passata, c'è anche un contropiede per Zafferani bravo ad armare la corsa di Golinucci. Il capitano rischia la rimonta, anticipa la conclusione e la alza. E così si paga doppio, appunto col raddoppio. Gustafsson, appena entrato punisce di seconda un Benedettini che ancora una volta aveva avuto il riflesso giusto.
E mentre Benedettini continua a trasformare in ordinarie pratiche che tanto ordinarie non sono, San Marino si alza e si appoggia sul febbricitante e generosissimo Bernardi, che trova il tempo anche per organizzarsi di sinistro. Il gol del vantaggio arriva a meno di 10 minuti dal riposo e lascia tutti un poì così perchè è un gol strano figlio di un rimpallo e di uno dei pochissimi errori di posizionamento della difesa. Il tocco sotto misura è di Fransson.
Ripresa con accenno di affanno e la Svezia si butta a capofitto sull'incomprensione Biordi-Benedettini. Il palo patriota dice no ad Engvall. Il portiere di Papini riprende subito il filo del discorso e ritorna decisivo almeno un paio di volte. E' sempre Engvall che sembra ad un passo dal raddoppio, e li resta come i compagni. Che spingono, spingono, ma non hanno il cambio di passo. E così la nottata sembra passata, c'è anche un contropiede per Zafferani bravo ad armare la corsa di Golinucci. Il capitano rischia la rimonta, anticipa la conclusione e la alza. E così si paga doppio, appunto col raddoppio. Gustafsson, appena entrato punisce di seconda un Benedettini che ancora una volta aveva avuto il riflesso giusto.
Riproduzione riservata ©