CAMPIONATO SAMMARINESE

Tre Penne e Murata per un posto in Conference: sabato la finale in diretta su RTV

Si gioca al San Marino Stadium alle 20:45. Biancazzurri senza Barretta e col rischio di non avere un portiere.

Andrà al Castello di Città il primo dei due pass per la prossima Conference League, da assegnarsi in un derby per l'Europa tra la tradizione e la voglia di fare la storia. Tre Penne contro Murata, i campioni uscenti contro la grande rivelazione della stagione: i biancazzurri nelle coppe sono presenza fissa – in 14 stagioni 3 sole assenze, l'ultima nel '18 – i bianconeri mancano sulla scena internazionale da 16 anni, dall'accesso alla Champions '08-'09 che chiuse il triennio di scudetti filati. Si gioca domani alle 20:45, con diretta su San Marino RTV: chi vince – al 90° o dopo supplementari e/o rigori – va in Europa, l'altra, per poter fare altrettanto, deve sperare che la Virtus vinca anche la Coppa Titano.

Una finale difficile da prevedere: se il Tre Penne è molto più abituato ad appuntamenti come questo, il campo del San Marino Stadium, decisamente XL per gli standard sammarinesi, sorride a un Murata che ha tecnica, corsa e velocità tra le sue caratteristiche. Ma per i biancazzurri – senza Barretta per infortunio alla spalla – il vero problema riguarda la porta: la speranza è recuperare uno tra Migani – presente all'allenamento di mercoledì – e Dalla Libera, ma c'è il concreto rischio di dover schierare, tra i pali, un giocatore di movimento. Come nella ripresa col Cosmos, dove Dormi ha beneficiato dell'assenza di tiri avversari. Sul fronte Murata Giaretta rientra dalla squalifica, mentre il tecnico Grassi, sempre per squalifica, sarà in tribuna.

Percorsi e storie diverse, quelle che hanno portato le due squadre a giocarsi il posto in Europa. Il Tre Penne ci è arrivato dopo una stagione regolare in cui è stato vicino, ma mai abbastanza, alla lotta scudetto, mentre il playoff ha mostrato tante facce: con la Juvenes ha rischiato di dilapidare il triplice vantaggio dell'andata, col Cosmos non ha brillato ma gli sono bastati due pareggi: il primo agevolato dall'espulsione di Simoncini – dopo un primo tempo da 3 traverse e un gol gialloverdi – il secondo ottenuto col minimo rischio, nonostante un'intera ripresa senza portiere. Il Murata, nell'anno della rivoluzione brasiliana tra società e rosa, ha sorpreso col 5° posto in stagione e poi, nonostante l'addio di Angelini, ha strabiliato nei playoff: con Grassi a sostituire in panca l'ex Cesena sono arrivati lo scalpo del Tre Fiori e, soprattutto, quello della più quotata Fiorita, col doppio vantaggio dell'andata difeso con ordinata sofferenza in un ritorno in cui è bastato il ko di misura.

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