Al di là dei risultati, il Tre Penne può ritenersi soddisfatto dall'esperienza – la prima nella storia – maturata in Conference League. La Dinamo Batumi si è dimostrata, tra andata e ritorno, una squadra tecnicamente e qualitativamente superiore segnando 7 reti nel doppio confronto – 4 a San Marino, 3 in Georgia – non subendone neanche uno. E quest'ultimo, forse, è il rammarico più grande per i biancazzurri. Nel primo tempo di Batumi, infatti, i ragazzi di Stefano Ceci hanno tenuto testa alla Dinamo ed, anzi, li hanno messi più volte in difficoltà. Ben 4 occasioni nitide create ma non sfruttate da Città, vuoi per sfortuna, per imprecisione o per bravura del portiere avversario.
Non hanno dato una mano, all'allenatore del Tre Penne, nemmeno le tante assenze soprattutto nella gara di ritorno. E' mancato un pilastro difensivo come Lombardi, è mancato il perno del centrocampo biancazzurro Nicola Gai. E all'andata non c'era Luca Righini, tra i protagonisti alla Batumi Arena. Chissà se con entrambi, magari, sarebbe cambiato qualcosa. Il calcio, però, non si fa con i se e con i ma e la verità è una: il Tre Penne saluta la Conference League, la Dinamo Batumi affronterà il BATE Borisov nel secondo turno di qualificazione. Ma, anche da queste due partite, Ceci ha capito – una volta in più – di poter contare su un gruppo di veri uomini.