Alla prima ufficiale del nuovo CT Bišćan la Croazia ha parecchi sassolini da togliersi e s'abbatte su San Marino a suon di pressing, scambi di prima e affondi in fascia. Ne esce uno 0-7, scarto giusto per la forbice vista in campo ma immeritato per una nazionale che quando può si propone, colpita, ironia della sorte, proprio quando alza la testa. Da un recupero e dribbling di Tomassini nasce il lancio di Pancotti per Raschi, anticipato sul più bello da Semper.
Neanche 1' e Sverko avvia il capolavoro di Nejasmic, che salta mezza difesa, crea il buco e imbuca: De Angelis respinge Moro, Kulenovic però è in agguato e spara sotto la traversa. Stesso copione al 24°: Dolcini calcia da fuori e manda a lato di poco, sul ribaltamento verticale di Cuze, scatto fino al fondo di Sverko e tocco a rimorchio per la doppietta di Kulenovic, che beffa De Angelis sul suo palo.
Un'imperfezione che il portiere riscatta murando i tentativi dalla distanza di Moro prima e di Sverko poi, nel mentre però la Croazia dilaga. Marin si gira e allunga in area per Ivanusec, chirurgico nel rientrare su Cevoli e mettere in buca d'angolo. Ancor più calibrata la saetta da fuori di Bistrovic, entrato per l'infortunato Nejasmic: destro secco baciato dal palo e poker servito. Quindi, in chiusura, cross di Moro, sponda di Marin e tripletta di Kulenovic, che è solo soletto, salta De Angelis e si fa capocannoniere assoluto delle qualificazioni con 4 reti in due gare.
Il sesto al rientro, in un'azione in quattro tocchi: Ivanusec, Cuze, Kulenovic e ancora Ivanusec, che corre il doppio di Cevoli – senza squadra e senza partite da un po' – e va di doppietta. Il dieci croato è tra i più ispirati e cerca il tris in un paio di occasioni, senza però trovare lo specchio. E comunque è da un suo corner che arriva la rete di Soldo, liberato per il piatto in girata dalla spizzata di Posavec. Il settebello non basta a una Croazia in cerca della doppia cifra, ma De Angelis è perfetto sia nell'uscita bassa su Kulenovic – pescato su un contropiede condotto dal solito Ivanusec e Dolcek – sia nella risposta di piede alla bomba di Bistrovic.
In tutto ciò però San Marino non perde lo spirito che lo contraddistingue e si fa a sua volta avanti: Raschi cerca il gol olimpico direttamente dalla bandierina, Semper lo rimanda all'angolo e lui stavolta centra l'esterno del primo palo, mancando un meritato gol della bandiera.