L'esordio in Nations League si avvicina e Franco Varrella, al termine dell'amichevole col Ravenna, si sofferma sulla condizione fisica della sua Nazionale. I giocatori sono in periodo di preparazione e sono apparsi un po' stanchi al CT, che però ne loda l'atteggiamento. “La determinazione, la volontà e il senso di responsabilità che hanno mostrato mi fa ben sperare in vista di quando saremo in condizione – dice Varrella - hanno provato cosa vuol dire giocare contro giocatori che sono allenati tre volte di più. Mi auguro che nell'ultima settimana prima della Nations League, quando saranno a disposizione solo mia, riuscirò a plagiarli ulteriormente”.
Varrella aspetta poi di aggiungere al suo mosaico i tasselli più pregiati, ossia Elia Benedettini e Filippo Berardi, e da questo punto di vista il caos del calcio italiano può rivelarsi un alleato. “Lo slittamento dei campionati di Serie C ci permette di poter chiacchierare con allenatori e ds per avere a disposizione Elia Benedettini e Filippo Berardi – osserva il CT - questo è importante, avremo due giocatori che hanno le gambe per affrontare qualsiasi gara”.
Col Ravenna, la Nazionale ha cominciato col 5-4-1, con Tomassini e Rinaldi sulla fascia e Hirsch unica punta. Nella ripresa invece si è passati al 5-3-2, con Matteo Vitaioli ad affiancare in attacco l'ex Folgore. Su quale dei due moduli l'abbia convinto di più, Varrella spiega che “se sulle uscite laterali hai condizione fisica riesci a lavorare bene con gli interni e puoi usare anche il 5-3-2, perché non corri il rischio di rimanere in inferiorità numerica a centrocampo. Ma in alcuni momenti i due interni facevano fatica ad arrivare e abbiamo sofferto un pochino. All'inizio, con Tomassini e Rinaldi esterni, eravamo più equilibrati”.
Sul fronte Ravenna invece il tecnico giallorosso Luciano Foschi spera di ripetere i risultati della stagione passata. “Dobbiamo migliorare ancora tanto, soprattutto in fase di possesso. L'obiettivo è la salvezza, ma se ci salviamo con dieci giornate di anticipo possiamo guardare avanti per capire dove possiamo arrivare. L'importante però è salvarci”.
Varrella aspetta poi di aggiungere al suo mosaico i tasselli più pregiati, ossia Elia Benedettini e Filippo Berardi, e da questo punto di vista il caos del calcio italiano può rivelarsi un alleato. “Lo slittamento dei campionati di Serie C ci permette di poter chiacchierare con allenatori e ds per avere a disposizione Elia Benedettini e Filippo Berardi – osserva il CT - questo è importante, avremo due giocatori che hanno le gambe per affrontare qualsiasi gara”.
Col Ravenna, la Nazionale ha cominciato col 5-4-1, con Tomassini e Rinaldi sulla fascia e Hirsch unica punta. Nella ripresa invece si è passati al 5-3-2, con Matteo Vitaioli ad affiancare in attacco l'ex Folgore. Su quale dei due moduli l'abbia convinto di più, Varrella spiega che “se sulle uscite laterali hai condizione fisica riesci a lavorare bene con gli interni e puoi usare anche il 5-3-2, perché non corri il rischio di rimanere in inferiorità numerica a centrocampo. Ma in alcuni momenti i due interni facevano fatica ad arrivare e abbiamo sofferto un pochino. All'inizio, con Tomassini e Rinaldi esterni, eravamo più equilibrati”.
Sul fronte Ravenna invece il tecnico giallorosso Luciano Foschi spera di ripetere i risultati della stagione passata. “Dobbiamo migliorare ancora tanto, soprattutto in fase di possesso. L'obiettivo è la salvezza, ma se ci salviamo con dieci giornate di anticipo possiamo guardare avanti per capire dove possiamo arrivare. L'importante però è salvarci”.
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