Judo. Grande successo dell’8ª edizione de “I Bollenti Spiriti”. In memoria di Antonio Megalizzi

Judo. Grande successo dell’8ª edizione de “I Bollenti Spiriti”. In memoria di Antonio Megalizzi.

Quel meraviglioso sogno di 8 anni fa, ideato da un gruppo di amici tra Puglia, San Marino, Marche, Emilia e Friuli, è diventato una grossa realtà. Le 60 presenze della 1ª edizione del 2011 sono diventate le oltre 160 del sabato pomeriggio e 120 di domenica mattina. Tre grandi Maestri si sono avvicendati, a cominciare da Marino Cattedra, per proseguire con Raffaele Lisi e terminando lo stage con Luca Cainero. L’importanza di avere a disposizioni ottimi tecnici incide molto sul successo di questa manifestazione poiché chi frequenta l’ambiente judoistico è di bocca buona e conosce il valore dei tecnici. Per la 9ª si paventa un numero chiuso se si vuole restare nell’ambiente conosciuto e famigliare della ex-Mesa, ormai assurta a tempio del Judo sammarinese anche se ormai mostra i segni del tempo. Ma questo è un altro discorso. Interessante e apprezzata la garetta a squadre tra i non agonisti, atleti dai 4 ai 12 anni. Le squadre sono state composte con atleti di diversa provenienza, consolidando così vecchie e nuove amicizie. Poi i medi e i grandi che, dopo lo studio delle tecniche brillantemente impartito dai tre Maestri, terminava con una randolata (da randori = combattimento) lunga e intensa. Alla fine è stato ricordato Antonio Megalizzi, il ragazzo innamorato dell’Europa e del giornalismo, morto il 14 dicembre 2018 a causa dell’attentato terroristico di Strasburgo. Chi lo conosceva bene diceva che era avanti con il pensiero, più di coloro che hanno ruoli politici europei. Noi però questo aspetto lo vediamo in positivo poiché, a differenza della democrazia al tempo di Pericle che rappresentava il governo degli eletti, la Democrazia moderna, quella che i nostri padri hanno conquistato e che noi dobbiamo mantenere e difendere, si nutre delle pulsioni dal basso che spingono i governanti ad impegnarsi in nome del compito della rappresentanza. Così come le istanze, gli stimoli, le pulsioni che arrivano dagli allievi judoka e judoisti, spingono gli insegnanti, gli educatori a migliorare loro stessi. Questo è ciò che il fondatore del Judo, Jigoro Kano Shian, intendeva per crescere insieme nella mutua prosperità.

c.s. 
FEDERAZIONE JUDO SAMMARINESE e Discipline Associate

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