Come lo scorso anno , il mese di marzo segna un momento fondamentale nel contrasto a combine e match-fixing, pratiche tutt’altro che lontane dalla nostra realtà e che purtroppo stanno assumendo caratteri sempre più preoccupanti anche a livello internazionale – come ricorda Maurizio Faraone, Comandante della Gendarmeria e Direttore dell’Ufficio Centrale Interpol della Repubblica di San Marino –, tanto da portare l’Interpol a strutturare dipartimenti dedicati al contrasto di queste attività illecite, che stanno diventando sempre più terreno fertile per pratiche ed organizzazioni criminali.
Ad aprire la serata di ieri - promossa dalla FSGC in collaborazione con Sportradar AG, società partner UEFA e leader a livello mondiale nel monitoraggio delle scommesse e nella lotta al match-fixing - e a cui hanno partecipato tutti i club affiliati alla Federcalcio di San Marino, è stato il Presidente Marco Tura, che ha posto l’accento sull’importanza fondamentale del costante aggiornamento e di quanto serate come questa possano giovare anche al confronto interno a tutti i livelli del club: dalla dirigenza ai giocatori, passando dal settore tecnico. Questo per essere consapevoli dei rischi connessi a pratiche illecite tanto a livello sportivo quanto, da qualche mese a San Marino, anche a livello penale.
Nella Sala Polivalente Little Tony di Serravalle, infatti, non si è parlato solo del divieto di scommesse sulle competizioni calcistiche imposto a tutti i tesserati, che può portare a configurare perfino l’illecito sportivo. È stata infatti messa in luce la portata della legge n. 167 del 12 dicembre 2018 che individua le fattispecie di frode sportiva ed abusivo esercizio di gioco o scommessa. Una normativa che è andata ad integrare il codice penale sammarinese e il suo rapporto con la giustizia sportiva, come ha rilevato l’Integrity Officer della Federcalcio di San Marino Massimiliano Rosti, secondo cui “questo workshop si inserisce nell’ambito del progetto di educazione e formazione per la prevenzione ed il contrasto di frodi sportive. L’obiettivo è quello di proseguire nel percorso formativo coinvolgendo giocatori, allenatori, staff tecnici, dirigenti ed arbitri, in modo da consolidare la consapevolezza di rischi e pericoli insisti nel fenomeno della manipolazione degli eventi sportivi”.
Tra i relatori anche l’avvocato Marcello Presilla – Responsabile Integrity di Sportradar per l’Italia – che sottolinea come l’agenzia di monitoraggio sportivo leader del settore, con oltre 280.000 eventi di 17 discipline diverse seguiti annualmente, sia “lieta di proseguire la partnership integrity con la Federcalcio sanmarinese, che desidero ringraziare pubblicamente. L’attività di formazione ed informazione di atleti, arbitri e dirigenti sportivi rappresenta un tassello essenziale per contribuire a rafforzare la cultura del rispetto delle regole e del gioco pulito. Il match-fixing – prosegue – si contrasta con l’utilizzo di avanzate tecnologie ed elevate competenze come quelle messe in campo da Sportradar, che dal 2009 ad oggi ha segnalato alle autorità sportive ed ordinarie migliaia di match sospetti in vari sport, grazie all’attento e accurato controllo dei mercati internazionali delle scommesse. I successi investigativi raggiunti in questi anni da Sportradar nel mondo, oltre a confermare la serietà e validità dei metodi e strumenti impiegati, sono da stimolo a proseguire l’azione di contrasto e prevenzione del match-fixing a livello locale quanto globale".
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Ad aprire la serata di ieri - promossa dalla FSGC in collaborazione con Sportradar AG, società partner UEFA e leader a livello mondiale nel monitoraggio delle scommesse e nella lotta al match-fixing - e a cui hanno partecipato tutti i club affiliati alla Federcalcio di San Marino, è stato il Presidente Marco Tura, che ha posto l’accento sull’importanza fondamentale del costante aggiornamento e di quanto serate come questa possano giovare anche al confronto interno a tutti i livelli del club: dalla dirigenza ai giocatori, passando dal settore tecnico. Questo per essere consapevoli dei rischi connessi a pratiche illecite tanto a livello sportivo quanto, da qualche mese a San Marino, anche a livello penale.
Nella Sala Polivalente Little Tony di Serravalle, infatti, non si è parlato solo del divieto di scommesse sulle competizioni calcistiche imposto a tutti i tesserati, che può portare a configurare perfino l’illecito sportivo. È stata infatti messa in luce la portata della legge n. 167 del 12 dicembre 2018 che individua le fattispecie di frode sportiva ed abusivo esercizio di gioco o scommessa. Una normativa che è andata ad integrare il codice penale sammarinese e il suo rapporto con la giustizia sportiva, come ha rilevato l’Integrity Officer della Federcalcio di San Marino Massimiliano Rosti, secondo cui “questo workshop si inserisce nell’ambito del progetto di educazione e formazione per la prevenzione ed il contrasto di frodi sportive. L’obiettivo è quello di proseguire nel percorso formativo coinvolgendo giocatori, allenatori, staff tecnici, dirigenti ed arbitri, in modo da consolidare la consapevolezza di rischi e pericoli insisti nel fenomeno della manipolazione degli eventi sportivi”.
Tra i relatori anche l’avvocato Marcello Presilla – Responsabile Integrity di Sportradar per l’Italia – che sottolinea come l’agenzia di monitoraggio sportivo leader del settore, con oltre 280.000 eventi di 17 discipline diverse seguiti annualmente, sia “lieta di proseguire la partnership integrity con la Federcalcio sanmarinese, che desidero ringraziare pubblicamente. L’attività di formazione ed informazione di atleti, arbitri e dirigenti sportivi rappresenta un tassello essenziale per contribuire a rafforzare la cultura del rispetto delle regole e del gioco pulito. Il match-fixing – prosegue – si contrasta con l’utilizzo di avanzate tecnologie ed elevate competenze come quelle messe in campo da Sportradar, che dal 2009 ad oggi ha segnalato alle autorità sportive ed ordinarie migliaia di match sospetti in vari sport, grazie all’attento e accurato controllo dei mercati internazionali delle scommesse. I successi investigativi raggiunti in questi anni da Sportradar nel mondo, oltre a confermare la serietà e validità dei metodi e strumenti impiegati, sono da stimolo a proseguire l’azione di contrasto e prevenzione del match-fixing a livello locale quanto globale".
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