UEFA e FIFA: finanziamenti anticipati a sostegno di una comunità calcistica danneggiata
Come anticipato da UEFA in occasione della videoconferenza di martedì scorso ed ufficializzato a Nyon a margine del Comitato Esecutivo del 23 aprile, la Confederazione calcistica europea ha concesso un più ampio margine di flessibilità nell’utilizzo dei finanziamenti legati al Programma HatTrick. Solitamente distribuiti alle federazioni nazionali per coprire i costi di gestione e aiutare a sviluppare aree specifiche e mirate del calcio nazionale, la UEFA ha tuttavia deciso di consentire a ciascuna federazione di stabilire e rivedere le proprie priorità alla luce dell'impatto negativo del coronavirus sul calcio a tutti i livelli. Viste le montanti e potenziali incomprensioni circa la questione, occorre specificare come questo non significa meramente un aumento delle risorse stanziate, piuttosto una eccezione alla destinazione d’uso dei fondi che le Federazioni affiliate a UEFA avrebbero comunque percepito - nella stessa misura - accedendo al IV e V ciclo del Programma HatTrick. Per essere chiari, UEFA ha riconfermato, condizione non scontata viste le negative previsioni economiche, la corresponsione dei finanziamenti legati ad HatTrick V (che inizierà dalla prossima stagione) e di parte del relativo fondo di investimento, permettendo alle singole Federazioni di gestire tali risorse nelle maniere che si siano rese più opportune in tempi di coronavirus e non vincolandole in maniera esclusiva a progetti specifici e predeterminati da Nyon (ad esempio: sviluppo del calcio femminile, Grassroots, lotta a match-fixing e combine, etc.). Dalla UEFA arriva dunque massima flessibilità rispetto ai finanziamenti legati ad HatTrick V, ma non risorse extra rispetto a quelle già pianificate. Le medesime iniziative poste in essere con ampia flessibilità non sono comunque da considerarsi a fondo perduto: per le iniziative che si rendano necessarie ad affrontare il complesso periodo attuale, le Federazioni dovranno comunque documentare come e dove vengano investiti tali finanziamenti a sostegno della comunità calcistica fiaccata dal COVID-19. Come è noto, gran parte di questi finanziamenti è allocato nel rinnovo degli impianti e - in taluni casi - si riferiscono a progetti, come Serravalle B per la quale la Federazione è in attesa da parte della autorità dell’iter conclusivo. Ciò non impedisce ora alle Federazioni, così come a quella sammarinese, di dirottare oggi alcuni di quegli investimenti destinati alle infrastrutture per affrontare al meglio l’emergenza COVID-19 e sostenere una “comunità del calcio danneggiata” - nelle parole di Ceferin. Il medesimo ragionamento è evidentemente applicabile a quanto annunciato pochi giorni fa dalla FIFA: l’anticipazione del conguaglio annuale da Zurigo va letto come l’intento di andare incontro alla presumibile carenza di liquidità delle Federazioni affiliate, ma non come un ulteriore innestamento di fondi rispetto a quanto già programmato. Specificazione che, come anticipato, si rende necessaria alla luce di potenziali incomprensioni o frettolose letture delle notizie.
c.s. FSGC