Dakar: Brabec e Sainz vincono e si prendono il comando
La terza tappa, da Neom e Neom, è stata caratterizzata da problemi ai GPS, a causa dei quali è stato modificato il podio delle moto: fuori Barreda, dentro Kevin Benavides.
Il terzo giorno, la Honda risorge. Sin qui comprimaria della KTM, la casa giapponese si prende la scena nell'anello di Neom, monopolizzando il podio della Dakar a due ruote. Vince – ed è il nuovo leader della generale - Ricky Brabec, imprendibile anche per i suoi compagni di marca Cornejo e Barreda, con lui sul podio. Almeno in teoria, perché a causa di un problema generale ai GPS l'organizzazione ha deciso di non considerare l'ultimo tratto, stilando la classifica al km 389 e riducendo i distacchi abissali incassati dai piloti extra Honda. Il che ha fatto scivolare Barreda al 6° posto e promosso a 3° un altro pilota della casa di Tokyo, Kevin Benavides. Che invece sale dal 3° al 2° posto della generale, staccato di 4' 43” da Brabec. Dietro di lui, a 6' 02” dalla vetta, c'è Walkner, mentre Sunderland e Quintanilla, ieri primo e secondo, accusano una ventina di minuti di ritardo e ora sono 9° e 8°. Ma è andata decisamente peggio a Van Beveren che lascia la Dakar causa frattura della clavicola.
Cambio di leader pure nelle auto, con Carlos Sainz che domina le fasi salienti della tappa, si prende la sua prima vittoria di questa edizione e balza al comando. Scalzato Terranova, che va in difficoltà, incassa quasi 13' di distacco e scende al terzo posto, a 8' 09” dal nuovo capoclassifica. Tra i due c'è Al Attiyah che per una volta non incappa in forature – ben sei quelle delle giornate precedenti – ed è secondo a 3' 31” da Sainz, che nella generale lo precede di 4' 55”. Il podio di giornata lo completa Przygonski, mentre Alonso riscatta la tremenda prova di ieri con un 5° posto che però non gli basta per rifarsi sotto anche in ottica generale. 7° Peterhansel, a lungo in lotta per le prime posizioni ma crollato negli ultimi due way point.