Dakar, tappa 3: Barreda vince e va in testa, primo squillo Peterhansel
E nelle moto ecco la rivoluzione, con lo spagnolo Barreda che si prende vittoria di frazione e primato in classifica generale. Con buona pace per l'ex leader e campione in carica Price, incappato in una giornataccia e arrivato al traguardo con 21' di ritardo. Un vero e proprio assolo quello di Barreda, scattato subito in testa e arrivato a San Salvador con oltre 13' di vantaggio sul britannico Sunderland, distacco poi ridotto di 1' causa penalità. Subito dietro il sorprendente francese Renet, che soffia il podio al compagno della Husqvarna Quintanilla. Nella generale Barreda comanda con 10' 20” sempre su Sunderland, 3' più sotto c'è il portoghese Goncalves mentre Price è 5° a 16'.
Poche gioie per gli italiani, con Botturi scivolato al 18° posto e Cerutti costretto al ritiro da una caduta nella quale si è lacerato il tendine della mano sinistra. Attimi di paura per lo slovacco Jakes, colpito da un fulmine durante la gara: non avere i piedi a terra gli ha salvato la vita, così è riuscito a concludere la tappa e oggi sarà regolarmente al via.
Dominio Peugeot invece nelle auto, con Peterhansel che si impone davanti ai compagni di marca Sainz e Loeb, staccati di 1' 54” e 3'08. A regalare la tappa al francese è un errore di Al Attiyah, partito a razzo ma solo 31° al traguardo a causa del contatto con un arbusto, costatogli la perdita di una ruota. In testa alla corsa c'è sempre Loeb, che però vede scendere ad appena 42” il suo vantaggio su Sainz; terzo Peterhansel a 4' 18”.
E oggi la carovana sbarca in Bolivia per la quarta tappa, 521 km di cui 416 di speciale – anche in questo caso divisa in due tranche – con arrivo a Tupiza. Sarà la prima di tre frazioni con oltre 400 km di speciale, un percorso caratterizzato da dune alte anche 3mila metri. Che i piloti potranno saltare, a patto di accettare una penalizzazione di 12 ore.
RM